Ma quale drone russo, a devastare la casa in Polonia è stato il missile di un F-16 polacco
- Postato il 17 settembre 2025
- Di Panorama
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Dev’essere una moda, dopo i droni fantasma molto simili a razzo di segnalazione che hanno colpito la Flotilla, anche sull’episodio dei droni russi (qui il nostro articolo Droni russi in Polonia: ecco tutto quello che non torna nell’attacco), ecco qualche smentita. Certo è che dopo questa notizia più di qualcuno, specialmente alla Nato e a Bruxelles, dovrebbe avere il pudore di dare le dimissioni.
Secondo il quotidiano polacco Rzeczpospolita a colpire una casa di Wyryki, nella provincia di Lublino, lo scorso 10 settembre, non è stato un drone russo dei 19 che sarebbero stati lanciati bensì un missile Aim-120 proveniente da un caccia F-16 di Varsavia probabilmente difettoso. Il quotidiano polacco cita fonti vicine ai Servizi di sicurezza nazionali e la notizia è stata ripresa immediatamente da diverse testate in tutto il mondo.
Ciò che sappiamo di quel giorno è ancora troppo poco, tuttavia si fa strada l’ipotesi che i droni fossero in realtà parte di un esperimento per estenderne effettuato da Kiev e non da Mosca, mentre le difese aeree della Nato erano state attivate per contrastare la loro incursione.
Ma l’evento ha comunque portato alla decisione delle Forze polacche di schierare al confine est 40.000 uomini e ha elevato la tensione nonostante da Mosca avessero immediatamente smentito qualsiasi operazione e anche che tali strani droni fossero parte dell’arsenale russo.
La notizia non può che provocare imbarazzo a Bruxelles, dove si era puntato il dito contro Putin, nonché accendere tensioni politiche in Polonia. Ieri sera l’Ufficio per la Sicurezza nazionale (Bbn), e la Presidenza della Repubblica mediante lo stesso presidente Karol Nawrocki, hanno immediatamente chiesto al governo di fare chiarezza sull’episodio invitando a non nascondere informazioni al riguardo. Mentre i droni sono molto leggeri e compatti, il missile Aim-120 nasce come effettore terra-aria e aria-aria, pesa 150 chilogrammi ed è lungo oltre 3 metri e mezzo.
Dunque anche se inesploso ha una massa in grado di devastare il tetto di una casa. Pare anche che il presidente Nawrocki non fosse stato informato della possibilità che i fatti si fossero svolti in questo modo, impedendo quindi che il Governo potesse attendere prima di invocare l’articolo 4 della Nato convocando una riunione d’urgenza.
In un comunicato della Presidenza polacca su X si legge: “Durante la riunione odierna del Comitato per la Sicurezza, le informazioni fornite ai partecipanti al briefing – tra cui il Vice Capo dell’Ufficio per la Sicurezza Nazionale, Generale Bryś – sono state generiche e inconcludenti. Simili a quelle fornite dal Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa Nazionale Władysław Kosiniak-Kamysz in una conferenza stampa del 12 settembre 2025. Il Presidente della Repubblica di Polonia attende ancora un resoconto preciso sulla questione e la società esige giustamente verità e informazioni affidabili.”
L’emittente polacca TVN24, tuttavia, rivela che un rapporto comprendente tale ipotesi era già stato inviato alla Bbn il 12 settembre, immediatamente dopo l’evento.