Marche al voto: la sfida Acquaroli-Ricci per la presidenza della Regione. Incognita affluenza

  • Postato il 27 settembre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Si vota domenica 28 e lunedì 29 settembre nelle Marche per eleggere il presidente della Regione e il Consiglio regionale. Il voto, insieme a quello in Valle d’Aosta, è il primo banco di prova per misurare il termometro politico autunnale, anche a livello nazionale. Sei i candidati in lizza ma la vera sfida è tra il presidente uscente Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d’Italia e fedelissimo della premier Giorgia Meloni, e lo sfidante Matteo Ricci, europarlamentare dem ed ex sindaco di Pesaro che ha raccolto intorno a sé il campo largo del centrosinistra comprendente il Movimento 5 stelle. Oltre un milione e 325mila elettori saranno chiamati al voto, ma sull’affluenza restano molti dubbi: nella precedente tornata di Regionali arrivò a quota 59,75%. I due estremi furono registrati nelle città dei due principali candidati. A Pesaro, dove risiede Ricci, il picco massimo, 62,27%. A Macerata, dove è nato e abita Acquaroli, il dato più basso: 56,60%. Gli altri candidati alla presidenza di Regione sono Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Francesco Gerardi (Forza del Popolo), Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione).

Acquaroli nel 2020 strappò la Regione al centrosinistra dopo un quarto di secolo. Il candidato di centrodestra cinque anni fa ottenne il 49,1% dei voti, superando di oltre 87mila preferenze il candidato dem, Maurizio Mangialardi. Oggi può contare sugli anni da governatore e sul traino dell’esecutivo nazionale. La sua campagna si è basata sulla rivendicazione di aver “risanato” la Regione, soprattutto in campo sanitario e infrastrutturale, grazie al coordinamento con Roma.

Dall’altra parte, Ricci, ex sindaco di Pesaro ed europarlamentare, prova a capitalizzare il malcontento su servizi pubblici e sanità, presentandosi come l’uomo del rilancio. La vera novità rispetto al 2020 è l’ampia alleanza che lo sostiene: la coalizione progressista si è compattata con l’obiettivo di evitare la dispersione dei voti di opposizione, all’insegna di “Un Cambio di Marche” che punta a rilanciare la Regione per l’economia, le infrastrutture e, in particolare, la sanità.

Le urne saranno aperte da domenica 28 settembre, dalle ore 7 alle 23, a lunedì 29 settembre dalle ore 7 alle 15, per elezioni a turno unico, senza ballottaggio. Ricci voterà domani, alle 10.30, in via Mengaroni mentre, Acquaroli, sempre domani in tarda mattinata, esprimerà il proprio voto a Potenza Picena in frazione San Girio. Lunedì l’europarlamentare dem attenderà l’esito dello spoglio, non nella sede del Comitato elettorale in centro ad Ancona, ma nello spazio “D1 Conference Center”, in via Albertini 36 zona Baraccola. Acquaroli, invece, sarà nella sede del proprio comitato elettorale in via Strada Vecchia del Pinocchio. Non è escluso che, in caso di riconferma, possa in serata arrivare la premier Meloni in Regione dove lo spoglio, che inizierà alle 15, verrà seguito a Palazzo Leopardi. La ripartizione dei seggi è provinciale in base alla popolazione marchigiana che il censimento certifica in 1.487.150 abitanti: ad Ancona andranno nove seggi, quattro ad Ascoli Piceno, quattro a Fermo, sei a Macerata e sette a Pesaro e Urbino.

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