Marco Simoncelli, il retroscena del medico Costa: "Cosa vidi quando aprì la bara"
- Postato il 18 ottobre 2025
- Sport
- Di Libero Quotidiano
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Marco Simoncelli, il retroscena del medico Costa: "Cosa vidi quando aprì la bara"
Difficile dimenticare la morte di Marco Simoncelli. Anche Claudio Costa, medico volto della Motogp, ricorda quel drammatico giorno del 2011 quando il campione perse la vita sul circuito di Sepang. E di quel drammatico giorno ha un rimpianto: "Sulla griglia di partenza Marco aveva in testa un asciugamano al contrario. Il padre lo bruciò, considerandolo un segnale sfavorevole", svela ai microfoni del podcast The BSMT.
E aggiunge: "Se fossi stato presente e avessi visto quell'asciugamano, gli avrei detto che gli dei quel giorno non lo avrebbero aiutato a vincere ma che, allo stesso tempo, avrebbe trionfato il weekend seguente a Valencia". La superstizione per lui non è una debolezza, semmai un pregio. "Ti dà l'illusione di poter controllare una realtà che non è sempre favorevole all'uomo".
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Poi, l'84enne ammette che quando la salma Simoncelli tornò a casa sua, a Coriano, "feci qualcosa di non regolare. Aprii la bara per permettere alla sorella di poterlo vedere. Vidi un documento, era la relazione dell'autopsia". A quel punto a Costa bastò una scritta: "No alcohol, no drugs". "No alcohol, no droghe". "Mi riempì di gioia, significava che Marco era rimasto un ragazzo pulito fino alla fine". Dopo tanti anni "Marco è diventato uno di noi. È qualcosa di più grande di un pilota. È un simbolo di coraggio e purezza. È parte di tutti noi che viviamo di moto e di passione".
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