Maria Rosaria Boccia indagata per falso e truffa: lei querela chi ne parla

  • Postato il 13 giugno 2025
  • Di Panorama
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Maria Rosaria Boccia, da Gennaro Sangiuliano all’indagine per falso, truffa e plagio. L’ex collaboratrice dell’ex ministro della Cultura è al centro di un’inchiesta della Procura di Napoli. E lei risponde a muso duro: l’imprenditrice campana ha annunciato di aver presentato “le prime querele” nei confronti di testate e singoli giornalisti “che hanno diffuso notizie false, parziali o manipolate” nei suoi confronti. Maria Rosaria Boccia denuncia di essere vittima di “una chiara persecuzione mediatica”, che, sempre a sua detta, “rafforza un clima di ostilità pubblica del tutto infondato”.

Maria Rosaria Boccia e l’interrogatorio fiume

I dubbi sulla laurea

Maria Rosaria Boccia era già stata sotto i riflettori per il caso che coinvolse l’allora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Ora, stando alle notizie riportate il 13 giugno da diverse testate, gli inquirenti della Procura di Napoli stanno verificando la laurea conseguita nel 2023 presso l’Università telematica Pegaso, ottenuta dalla Boccia dopo un percorso di trasferimento dall’Università Parthenope di Napoli.

Tutti i dubbi sulla laurea di Maria Rosaria Boccia

Stando a quanto riportato, le autorità sospettano che nelle autocertificazioni usate per il trasferimento siano stati falsificati crediti e documenti, e stanno verificando l’effettiva entità degli esami sostenuti a Parthenope. Nel contempo, la tesi discussa da Boccia – intitolata “Il sistema sanitario nazionale: luci e ombre di un’eccellenza nazionale stretta dai vincoli della finanza pubblica” – ha lo stesso titolo di un lavoro di un’altra ragazza laureata alla Luiss nel 2019, circostanza che ha spinto la Pegaso ad avviare un audit interno mediante strumenti antiplagio.

L’account LinkedIn rimosso

Non finisce qui, parallelamente all’indagine napoletana sulla laurea, emergono elementi che mettono in discussione anche la presunta laurea in Economia Aziendale conseguita nel 2005 all’Ateneo Parthenope. Documenti ufficiali risalenti al 2011‑2012, tra cui gli atti di divorzio pubblicati dalla stessa Boccia, attestano invece che a quell’epoca il suo titolo era un semplice diploma. L’account LinkedIn dell’imprenditrice, prontamente rimosso, la indicava come laureata sia nel 2005 sia nel 2023. Un fatto, questo, che non fa che rafforza le incongruenze emerse.

Maria Rosaria Boccia e il boom sui social

Le altre indagini

D’altra parte, quello di oggi non è certo il primo guaio giudiziario per l’imprenditrice campana, già indagata per altri presunti reati. A Pisa, lo scorso ottobre del 2024, la Procura ha iscritto la donna nel registro degli indagati per una presunta truffa in un progetto immobiliare risalente al 2021, in quel procedimento la Boccia è accusata di aver partecipato a un’iniziativa relativa a un immobile senza aver corrisposto circa 30mila euro; anche in quel caso, è stato notificato un invito a comparire.

Quando Maria Rosaria Boccia diceva di essere incinta

Il caso più noto però, è certamente quello legato a Gennaro Sangiuliano. Qui le denunce dell’ex ministro della Cultura hanno portato alla riqualificazione dei reati in stalking, lesioni, diffamazione e interferenze illecite nella vita privata, nonché contestazioni di false dichiarazioni nel curriculum depositato per ottenere incarichi pubblici. Il suo interrogatorio, durato oltre quattro ore nei mesi scorsi, ha acuito l’attenzione su un profilo giudiziario complesso e articolato.

Attualmente tutti i procedimenti in cui si trova coinvolta la Boccia sono in fase preliminare, e all’imprenditrice va ovviamente il beneficio della presunzione di innocenza, certo è che le denunce verso la controversa imprenditrice/influencer cominciano a essere davvero tante.

Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano, le tappe della vicenda

Autore
Panorama

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