Marion Jones fatica a scendere le scale: il video che ha commosso l'America, la lotta contro la neuromielite ottica
- Postato il 11 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Era la donna più veloce al mondo, oggi però fatica a scendere le scale. Destino beffardo, quello che ha avuto per protagonista Marion Jones: l’ex sprinter americana, tre volte campionessa del mondo e altrettante volte olimpionica a Sydney 2000, prima di decidere di restituire le medaglie per aver ammesso di aver assunto sostanze dopanti), è tornata a far parlare di sé dopo che in un video s’è mostrata in una delle attività più complesse della sua giornata. Perché Marion, 50 anni compiuti lo scorso 12 ottobre, fatica tremendamente a scendere le scale di casa: tutta colpa della neuromielite ottica con la quale è costretta a convivere ormai da cinque anni, rara malattia autoimmune che le ha letteralmente sconvolto l’esistenza, e della quale è tornata a parlare nelle ultime ore.
- Il video e la frustrazione di Marion: "Nessuno mi chiede come sto"
- Così la neuromielite ottica s'è presa la "seconda vita" di Marion
Il video e la frustrazione di Marion: “Nessuno mi chiede come sto”
“Nessuno mi chiede come stanno le mie ginocchia: quando mi vedono, tutti si domandano se la persona che hanno davanti sia realmente Marion Jones, quella Marion Jones, senza badare troppo di preoccuparsi di come sto realmente”.
Le parole dell’ex velocista scuotono le coscienze, ma nascondono anche un’amara verità. Perché al netto dello scandalo BALCO che di fatto ne ha segnato la carriera, macchiandone per sempre la reputazione, negli USA l’ex moglie di Tim Montgomery (altro sprinter a sua volta coinvolto nelle vicende di inizio millennio) resta un’icona di stile e di forza. E vederla in condizioni di salute tanto approssimate ha riempito il cuore di milioni di appassionati, che mai si sarebbero immaginati di ritrovarsela così inerme di fronte alla malattia. “Le mie ginocchia sono appese a un filo, ma gente, siamo ancora in piedi”, ha ribattuto Marion in un video pubblicato su Instagram.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DQxodWDCFkW" max_width="540px"/]Così la neuromielite ottica s’è presa la “seconda vita” di Marion
Da cinque anni a questa parte la sua lotta quotidiana contro la malattia ne fa una “guerriera” in tutti i sensi: attualmente non esiste una cura per la neuromielite ottica, ma soltanto dei farmaci che possono in qualche modo alleviarne il dolore.
Questa particolare patologia, che fino a una ventina d’anni fa veniva associata alla sclerosi multipla, è una malattia infiammatoria autoimmune che danneggia le cellule nervose e che colpisce in modo particolare i nervi ottici e il midollo spinale. Nel primo caso porta a una progressiva perdita della vista, nel secondo a una progressiva perdita di mobilità degli arti inferiori (come nel caso di Marion).
La vicenda umana e personale di Jones in qualche modo l’ha riabilitata agli occhi dell’opinione pubblica statunitense: dopo l’ammissione di aver fatto uso di sostanze dopanti e di aver mentito sul caso BALCO venne condannata a 6 mesi di reclusione e al risarcimento di tutti i premi in denaro ricevuti. Una fugace apparizione nel mondo del basket WNBA fece da sfondo a un periodo complicato, ma quando il peggio sembrava passato ecco la malattia che ha reso la sua esistenza assai complicata.