“Mark Zuckerberg sta svolgendo colloqui riservati e nascosto in casa. Vuole creare una super-intelligenza artificiale”: le mosse del fondatore di Meta
- Postato il 12 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Meta, sta conducendo personalmente colloqui riservati nelle sue proprietà private di Lake Tahoe e Palo Alto. L’obiettivo è ambizioso: mettere in piedi un team selezionato che lavori alla creazione di una “superintelligenza”, un’intelligenza artificiale generale capace di eguagliare, e forse superare, le capacità cognitive umane. A dare la notizia è Bloomberg, che cita fonti interne all’azienda. Il gruppo, soprannominato “gruppo superintelligenza”, sarebbe al centro della nuova strategia di Zuckerberg per riposizionare Meta nella corsa globale all’intelligenza artificiale, dopo le delusioni legate al recente modello Llama 4.
Secondo quanto riportato dal New York Times, Zuckerberg ha già modificato la disposizione degli uffici nella sede di Menlo Park per avere il team vicino al suo. L’intenzione è di seguire in prima persona ogni dettaglio del progetto. Il gruppo sarà composto da circa 50 esperti di intelligenza artificiale, selezionati tra i migliori del settore. Uno dei primi nomi in trattativa è Alexandr Wang, fondatore di Scale AI, azienda specializzata in dati per il training dei modelli. Meta starebbe valutando un investimento multimiliardario nella sua società. “Zuckerberg ha creato una chat WhatsApp chiamata ‘Recruiting Party’ dove discute direttamente con i dirigenti le strategie di assunzione e i nomi più promettenti”, ha rivelato una fonte a Bloomberg.
Come detto, alla base di questa accelerazione c’è la delusione per Llama 4, presentato ad aprile come il modello linguistico che avrebbe dovuto portare Meta al livello di OpenAI, Anthropic e Google. Ma le performance sono state inferiori alle attese, costringendo Meta a rinviare il lancio del successivo modello, Behemoth. Come riportato dal Wall Street Journal, all’interno dell’azienda è iniziato a circolare scetticismo sulla reale competitività di Llama 4. In risposta, Zuckerberg ha deciso di ridurre la burocrazia interna, riassegnare personale delle unità FAIR e GenAI, e puntare su una struttura più agile. “L’obiettivo è arrivare a un’IA capace di alimentare chatbot, assistenti vocali e sistemi personalizzati che vadano oltre l’attuale standard”, scrive Bloomberg.
Zuckerberg avrebbe deciso di guidare personalmente l’intero progetto, finanziandolo “grazie all’enorme attività pubblicitaria di Meta”. Il contesto competitivo non lascia spazio a esitazioni. “Molti leader tecnologici vedono nell’intelligenza artificiale una minaccia esistenziale per le loro aziende”, scrive Bloomberg.
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