Massacro tra tifosi, Independiente-Un.de Chile sospesa, 10 feriti gravi, 9 arresti, sfiorato Heysel-bis
- Postato il 21 agosto 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

Sangue e follia nella sfida tra Independiente e Universidad de Chile, valida per il ritorno degli ottavi di finale della Copa Sudamericana: la partita è stata sospesa a causa di disordini sugli spalti ospiti dello stadio Libertadores de América, ad Avellaneda dopo che i tifosi cileni hanno scatenato una maxirissa dando fuoco ad alcuni oggetti durante l’intervallo della partita. Il bilancio provvisorio parla di dieci feriti gravi e 90 tifosi arrestati.
La follia dopo l’1-1 del primo tempo
La squadra cilena aveva aperto le marcature all’11’ con Assadi, Montiel aveva pareggiato per la squadra di casa al 27′ ma prima della ripresa i tifosi dell’Universidad del Cile hanno lanciato sedie contro i tifosi avversari. Alcuni supporters argentini hanno invaso il campo in cerca di sicurezza. Altri hanno scavalcato la recinzione che separava i tifosi per vendicarsi delle azioni dei rivali. Sono stati segnalati anche sassi e spranghe di ferro lanciati dai cileni.
Al secondo minuto di un secondo tempo che sembrava non dovesse iniziare perché la situazione era già peggiorata, gli spettatori sono scesi in campo e la partita è stata finalmente interrotta dall’arbitro uruguaiano Gustavo Tejera.
L’aggressione dei tifosi cileni
I tifosi cileni, che coprivano un’intera sezione del confine dello stadio, avevano lanciato a terra pezzi di muratura, scope e parti di servizi igienici . E sotto c’erano i tifosi dell’Independiente. La situazione è degenerata. I tifosi dell’Universidad sono stati cacciati dalla tribuna popolare, ma i problemi non sono finiti qui.
L’altoparlante ha annunciato che i tifosi dell’Universidad de Chile avrebbero dovuto abbandonare completamente lo stadio, altrimenti la partita non sarebbe proseguita. L‘operazione di sicurezza è stata guidata da 650 agenti della Polizia Provinciale di Buenos Aires con anche 150 agenti di sicurezza privati ma le scene di violenza sono continuate.
I tifosi del Rojo hanno preso a pugni i pochi tifosi rimasti e persino i giornalisti televisivi hanno riferito che alcune persone sono state denudate e vilipese in quella zona. Dopo la sospensione, gran parte dei tifosi si è riversata sul campo e molti se ne sono andati in preda alla rabbia, gridando insulti e raccontando agghiaccianti racconti di ciò che avevano vissuto.
Le parole dei dirigenti
Néstor Grindetti, presidente dell’Independiente, è sconvolto: “È stata una violenza del tutto ingiustificata. I tifosi dell’U hanno distrutto i nostri bagni. I tifosi dell’Independiente non meritano una cosa del genere. Quando siamo andati in Cile, i tifosi dell’Independiente si sono comportati in modo impeccabile. Le precauzioni erano logiche, così come il numero di biglietti… Qualcosa che non si può prevedere quando una folla si comporta in modo folle. Ci siamo preoccupati per la sicurezza delle persone e andremo in Paraguay per difendere gli interessi dell’Independiente davanti alla CONMEBOL.
L’Independiente non è responsabile in questo caso. Andremo fino in fondo. Una sanzione è opportuna per il club cileno e l’Independiente deve essere sollevato da ogni responsabilità. Non siamo abituati a questo tipo di incidenti; non abbiamo mai sperimentato nulla di simile prima. Da quello che vediamo, e da quello che hanno visto tutti, c’è una chiara
Michael Clark, Presidente del club cileno, chiede chiarezza: “Quello che è successo oggi è una tragedia. Siamo venuti qui per vedere una partita di calcio, e guardate come è finita. Stiamo cercando di raccogliere informazioni, ma onestamente non ce ne sono molte… non sappiamo se qualcuno sia rimasto ferito. Siamo preoccupati per i nostri tifosi; siamo in contatto anche con il governo. Ci stiamo lavorando…Ci stiamo concentrando sul cercare di capire come stanno le persone, poi analizzeremo i dettagli… Non credo che avere una barra sopra l’altra sia l’approccio migliore.
Siamo molto preoccupati; le immagini sono davvero scioccanti…Non voglio entrare nei dettagli di chi sia il responsabile, ma non siamo noi gli organizzatori. Ci sarà tempo per risolvere la questione più tardi. Queste questioni non sono importanti oggi. Ci sono i nostri tifosi che potrebbero essere infortunati o morti... Preferisco lasciar perdere. Ho sentito le parole del club (Independiente) e mi hanno sorpreso e rattristato… non è il momento di chiedersi chi sia il responsabile. Purtroppo c’è un club organizzatore, ma non è questo il punto…”