Matera: la banca chiama ma è una truffa e gli svuotano il conto
- Postato il 3 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Matera: la banca chiama ma è una truffa e gli svuotano il conto
La telefonata di una finta funzionaria della banca svuota il conto a un 63enne di Matera: era una truffa ben architettata
«Buongiorno, sono Cristina, sono una funzionaria del servizio antifrode della sua banca. La chiamo per una questione urgente: abbiamo registrato un tentativo di frode nei suoi confronti». Comincia così una delle molte telefonate che stanno arrivando a clienti di Matera di una banca. All’apparenza potrebbe sembrare un favore, un’ accortezza che viene fatta nei confronti di clienti magari anche facoltosi, ma invece dietro questa telefonata molto cortese e premurosa si nasconde una vera e propria truffa. Un tentativo spesso, purtroppo, riuscito di appropriarsi indebitamente dei soldi dei correntisti.
Un raggiro ben architettato: niente numeri di cellulare usa e getta, niente strani prefissi ma la chiamata proviene da un numero di Roma, uguale a quello della banca in questione, come denunciato alla Polizia da una delle vittime della truffa, un uomo di 63 anni di Matera. «A trarmi in inganno – come dichiarato in Questura dal sessantatreenne – oltre al numero è stato stato il fatto che la persona che parlava al telefono, con accento romano, era già in possesso di tutti i miei dati e questo mi ha portato a fidarmi e pensare che si trattasse realmente del mio istituto di credito».
La voce in questione gli spiega che a causa di accessi anomali avrebbe dovuto rimuovere e reinstallare l’app dell’home banking sul suo cellulare. Cosa che il sessantatreenne esegue. Oltre all’app, la signora Cristina gli indica anche l’istallazione di un antivirus che, in realtà, non è un antivirus ma un trojan che serve a carpire le credenziali del correntista e quindi a portare a compimento il raggiro. Poi, la signora Cristina gli dice che lo avrebbe contattato il giorno successivo. Quando il giorno dopo non gli arriva nessuna telefonata, l’uomo, insospettito, chiama in banca e così scopre che è stato vittima di truffatori e che i 6 mila euro che aveva sul conto erano spariti. Volatilizzati in un attimo, finiti con un bonifico ordinario su un conto italiano intestato a chissà chi.
Una tecnica che non ha riguardato solo il caso di questa banca, ma che ha avuto come vittime correntisti anche di altri istituti di credito e di Poste italiane, come segnalato dalla presidente regionale dell’Associazione nazionale consumatori, l’avvocato Elisabetta Filippelli. L’associazione ha fornito anche consigli e indicazioni per evitare di rimanere vittime di questo genere di truffe. «Inoltre – ha sottolineato l’avvocato Filippelli – indagheremo per capire se sussiste o meno una responsabilità contrattuale da parte degli istituti di credito».
Ci sono molte storie come questa in tutta Italia, truffe fatte con i numeri di telefono delle banche. Com’è possibile? Un investigatore spiega che i malfattori usano servizi voip, la telefonia via internet, forniti da operatori che hanno sede in paesi stranieri. Questi operatori permettono ai loro clienti di usare come proprio numero «chiamante» un qualsiasi numero telefonico, senza preoccuparsi se è usato e da chi. Ci sarebbe poi da capire come fanno i truffatori ad essere in possesso dei numeri dei correntisti.
Il Quotidiano del Sud.
Matera: la banca chiama ma è una truffa e gli svuotano il conto