Medici assenteisti, gare truccate e persino maltrattamenti: chiusa l’inchiesta sull’Asl To4, 38 indagati
- Postato il 13 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Corruzione, rivelazione e abuso di atti d’ufficio: sono tra le ipotesi di reato nel fascicolo d’inchiesta chiuso dalla Procura di Ivrea, con i pm Valentina Bossi e Alessandro Gallo. L’inchiesta era partita nel periodo post-Covid, dalla fine del 2020 al dicembre 2022.
Ora una bufera si abbatte sull’Asl To4. Indagini su una serie di presunti appalti non trasparenti e progressioni di carriera troppo facili per alcuni medici dell’Asl To4, nel territorio di Ivrea, Chivasso e Ciriè. Ben 38 gli indagati tra impiegati, medici, direttori e una società esterna all’azienda sanitaria, la società CM Service.
Le accuse e gli indagati
Si parla inoltre di maltrattamenti ai pazienti, appalti truccati – dalla gestione dei servizi di pulizia fino al reperimento degli operatori sanitari -, concorsi pilotati, cartellini timbrati per coprire assenze ingiustificate.
Sotto la lente di ingrandimento l’ospedale di Settimo Torinese, ma anche nomi di spicco.
Per quanto riguarda il suddetto ospedale, qui i pazienti di alcuni reparti sarebbero rimasti senza cambi o assistenza, lasciati sporchi per ore e persino sedati la notte senza neppure la somministrazione dei farmaci prescritti, così da permettere agli infermieri di turno di dormire. Ospedale di Settimo gestito in precedenza dalla CM Service, sotto inchiesta per otto gare d’appalto per la gestione dei servizi infermieristici, vinte con procedure d’urgenza e l’ok del cda, per 12 milioni di euro. Indagato per turbativa d’asta il liquidatore della società, Alessandro Rossi.
Tra i volti noti finiti nell’inchiesta c’è anche l’ex primario di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Chivasso, Libero Tubino. Tubino che secondo le accuse sarebbe andato a giocare a golf – il gps sul cellulare non mente – pur risultando in servizio: con l’accusa di truffa, l’ex primario avrebbe fatto “bollare” il badge dell’ospedale a una collega, risultando così in servizio a Chivasso.
Anche per la manager della Asl Carla Fasson, che ad aprile 2023, nell’ambito della stessa inchiesta, era stata arrestata dalla Guardia di finanza, c’è l’accusa di assenze ingiustificate dal luogo di lavoro, pur risultando presente. Accusa di truffa sia per Fasson che per l’ex direttore generale Stefano Scarpetta, sospettato di averla coperta.
Ma la posizione della Fasson si aggrava ulteriormente: come riportato dai quotidiani locali, l’accusa più importante riguarda una serie di concorsi truccati, con domande inviate tramite mail o chat WhatsApp in anticipo ai concorrenti. Ben 18 procedure concorsuali “alterate” nel periodo tra maggio e settembre 2022. Inoltre, chi voleva una promozione sapeva di potersi rivolgere a lei, che avrebbe esaudito le loro richieste; così amici e amici degli amici avevano il posto assicurato e un debito nei confronti della manager.
Tra gli indagati per turbativa d’asta ci sono, oltre il liquidatore Alessandro Rossi (amministratore unico di Saapa), il consulente e attuale presidente dell’Ordine dei commercialisti di Torino Luca Asvisio (liquidatore e consulente di Saapa), l’avvocato Mauro Milan (consulente legale di Saapa e Cm Service) e Fabrizio Mondello (liquidatore di Saapa).
Ma lista è piuttosto lunga.
Tra loro figurano, come riportato dal Giornale La Voce, Massimo Cassinelli (amministratore di fatto della Cm Service), Rita Carmela Conversa(presidente e legale rappresentante della Cm Service), Michele Scusello (responsabile del personale di Settimo per Cm Service) e Mia Damian Toader (infermiera professionale all’ospedale di Settimo). C’è poi Tullia Baietto (primario del reparto lungodegenti dell’ospedale di Settimo), Alessandra Comoglio (dirigente Asl To4), Francesco Pellegrino(preposto alla gestione tecnica di Cm Service) e la già citata Angela Maria Spagone (direttrice della Rsa Mezzaluna di San Mauro Torinese).
A vario titolo, risultano indagati anche numerosi dipendenti e dirigenti dell’Asl To4: Mariella Forma (dipendente Asl To4), Dario Fornasieri (dipendente Asl To4), Giuseppe Salerno (dipendente Asl To4), Maurilia Ognibene(dipendente Asl To4), Enzo Bertellini (dipendente Spresal Asl To4), Massimo Gai (coordinatore dello Spresal di Ivrea), Maria Grazia Gazzera (operatrice sanitaria e consigliera comunale di Cuorgnè), Barbara Arnodo Cava(dipendente Spresal Asl To4), Letizia Maria Bergallo (direttrice Spresal Asl To4), Barbara Manea (dipendente Asl To4).
E ancora: Rosa Galantucci (dipendente Asl To4), Catia Lasagna (dipendente Asl To4), Simone Carta (dipendente Asl To4), Maria Stella Manoti (dipendente Asl To4), Matteo Voulaz (dipendente Asl To4), Paola Rossetto (dipendente Asl To4), Luca Brachet Cota (dipendente Asl To4), Serse Negro (sindacalista e dipendente Asl To4), Andrea Fiorillo(dirigente tecnico Asl To4), Stefano Loss Robin (ex direttore amministrativo Asl To4), Antonella Esposito (direttrice del personale della Città della Salute di Torino) e Stefano Piero Scarpetta (ex direttore generale Asl To4).
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