Medioriente in crisi nera: Netanyahu ha deciso di occupare tutta Gaza con il nullaosta di Trump
- Postato il 5 agosto 2025
- Politica
- Di Blitz
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Medioriente in crisi nera: dalla possibile e auspicata tregua al rischio sempre più concreto di una tremenda escalation. Netanyahu ha deciso: ”Pronti ad occupare tutta Gaza”. I media israeliani dicono che c’è “il via liberadi Trump”; il tycoon avrebbe dato l’ok nonostante l’appello dei 600 ex funzionari di Tel Aviv in pensione (tra cui capi di Mossad e Idf) che gli hanno scritto affinché faccia pressione su Israele per porre immediatamente fine alla guerra a Gaza.
La BBC ha diffuso la lettera-appello ma il governo Netanyahu ha deciso. Bibi è convinto che “Hamas non rilascerà altri ostaggi senza la resa completa. Ma noi non ci arrenderemo. Se non agiamo ora, gli ostaggi moriranno di fame e Gaza rimarrà sotto il controllo di Hamas”.
Svolta con il nullaosta di Trump
Dopo mesi di tira e molla con Hamas il governo di Tel Aviv ha deciso di imprimere un nuovo ritmo alla campagna in corso a Gaza. Obiettivo: conquistarla per intero. Trump visto l’insuccesso della recente missione del suo emissario in Israele e visto anche l’irrigidimento di Hamas avrebbe optato per l’atteso nullaosta. Di più: secondo fonti di Washington Trump negherà gli aiuti federali per le catastrofi naturali agli Stati e alle città americane che boicottano le aziende israeliane.

Allarme malnutrizione
Da giorni si discute della situazione umanitaria nella Striscia, degli aiuti e dei rischi di fame ed epidemie. E a Gaza si continua a morire. Hamas anche lunedì aveva chiesto l’ingresso di 250 camion di aiuti. Niente da fare. Save the Children ha reso noto che nelle sue cliniche a Gaza oltre il 40% delle donne incinte e che allattano è malnutrito.
L’organizzazione internazionale ha reso noto che non è stato autorizzato l’ingresso del latte artificiale nella Striscia a causa dell’assedio imposto al cibo e ai beni salvavita.
Le immagini degli ostaggi scheletrici
Le immagini di due ostaggi scheletrici tenuti prigionieri nelle viscere della terra di Gaza hanno sconvolto Netanyahu che ha detto: ”Hamas li affama come i Nazisti affamavano gli ebrei. Di fronte a quelle immagini comprendo perfettamente cosa vuole Hamas: non vuole una intesa, vuole spezzarci con i suoi video orrendi. Ma noi non ci spezzeremo. Anzi, sono più che mai determinato a liberare i nostri ostaggi, al distruggere Hamas e a garantire che in futuro non possa più minacciarci”. E poi l’affondo emblematico:” Se al capo dell’Idf non va bene, può anche dimettersi”.
All’Onu si discute della sorte dei prigionieri di Hamas
Su richiesta del ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sta per aprire una sessione speciale per discutere dei 50 ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, dal sanguinoso blitz del 7 ottobre.
La diffusione delle immagini di 2 ostaggi visibilmente emaciati non ha colpito solo l’opinione pubblica israeliana ma anche il Palazzo delle Nazioni Unite.
E’ il caso di ricordare che al momento sono 147 su 193 i Paesi membri delle Nazioni Unite che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina. E a settembre si uniranno all’elenco anche Francia, Regno Unito e Malta.
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