Meeting di Rimini: Meloni, Salvini e Locatelli tra casa, Ponte sullo Stretto e inclusione sociale

  • Postato il 28 agosto 2025
  • Di Panorama
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Con la partecipazione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, e del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, si è chiuso ieri il Meeting di Rimini che ha visto la presenza di 800.000 persone. Nella prossima edizione, che si terrà dal 21 al 26 agosto 2026, il fil rouge sarà “L’amor che move il sole e l’altre stelle”: il titolo riprende l’ultimo verso della Divina Commedia.

Meloni, nel suo discorso di quasi 50 minuti, ha affrontato sia il ruolo dell’Italia nello scacchiere internazionale sia le questioni di politica interna. Con l’Italia che è tornata «autorevole» e con la stampa internazionale che considera il nostro Paese «un’anomalia positiva», il presidente del Consiglio ha messo in luce «i mattoni nuovi» che l’Italia ha portato nei contesti di guerra. Ecco quindi che ha ricordato la proposta italiana basata «sul meccanismo dell’articolo 5 della Nato» per quanto riguarda le garanzie di sicurezza a Kiev, ma anche le iniziative italiane a Gaza: «Siamo la Nazione europea che si è più operata sul fronte umanitario». Ha poi ribadito le ombre che sovrastano Bruxelles, sottolineando che per uscire dall’impasse vada «delineata un’Europa» basata «sul pragmatismo». Spostandoci all’interno dei confini italiani, Meloni ha annunciato di stare lavorando con Salvini a «un grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie». La priorità dell’Esecutivo è infatti «combattere il declino demografico e fare ogni sforzo necessario a ricostruire una società amica della famiglia e della natalità».

Salvini, che prima di prendere parte al convegno “Luoghi da costruire e vie per raggiungerli” ha passeggiato per quasi cinque ore tra gli stand della Fiera, ha confermato di stare lavorano «a quattro mani» con il premier «a un grande piano casa che torni al secolo scorso per permettere a giovani e famiglie di investire sul futuro». E ha aggiunto che sono già stati messi a bilancio 660 milioni di euro: si tratta però di «un’inezia», motivo per cui stanno lavorando «anche con risorse private da mobilitare». Ma il convegno è stato anche l’occasione per ribadire il suo entusiasmo sulla costruzione del Ponte sullo Stretto, supportato con dati alla mano. Dopo aver mostrato, attraverso alcune slide, come sono spesi i 204 miliardi di euro degli italiani, tra ferrovie, strade, trasporto pubblico locale, case e settore idrico, è poi passato ad affrontare il tema del Ponte. Ha annunciato: «Noi vogliamo partire entro settembre con i cantieri del ponte a campata unica più lungo del mondo». E sottolineando che si prevede una riduzione di «12 milioni di tonnellate di Co2», ha criticato «quelle associazioni pseudo ambientaliste che ritengono il ponte un danno». Ha poi espresso delle valutazioni sull’Ue: dicendosi d’accordo su quanto detto dall’ex premier, Mario Draghi, in merito «all’irrilevanza dell’Europa», il vicepremier ha fatto presente: «Quando ero europarlamentare mi accorsi che le cose non funzionavano: non solo per il tema della moneta unica, ma soprattutto quando le istituzioni europee si rifiutarono di inserire nei testi base le radici giudaico cristiane del nostro continente». Ha poi concluso il suo intervento criticando il Comune di Bologna «che ha deciso di distribuire le pipe per fumare crack per ridurre il danno». E ha commentato: «Qui non si tratta di ridurre il danno, si tratta di combattere ogni tipo di droga senza se e senza ma». Prima di partecipare all’evento, Salvini è anche tornato sul caso Macron: ha ribadito che «il governo italiano non manderà mai un soldato italiano a combattere, a sparare, a morire in Russia o in Ucraina». In merito alle affermazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sul contributo delle banche e degli istituti di credito, Salvini ha detto: «Tutti dovranno fare la loro parte. Dei soggetti economici che, lo scorso anno hanno guadagnato 46 miliardi di euro, un contributo alla crescita del Paese e alle famiglie lo possono dare».

Il ministro Locatelli, presente al convegno “Investire sul talento di ogni persona” insieme ai genitori di Sammy Basso, ha sostenuto: «Ritengo che tutti, anche con gravi disabilità, dobbiamo avere delle opportunità: una casa, una dimensione abitativa, opportunità ricreative, affettive, sociali. Come Governo investiamo in attività e ricerca per una vita piena e indipendente».

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Panorama

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