Meloni alla Camera: “Non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano”
- Postato il 14 maggio 2025
- Di Il Foglio
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Meloni alla Camera: “Non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano”
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è alla Camera per le interrogazioni a risposta immediata. L'ultimo premier time si è svolto il 7 maggio, una settimana fa, in Senato per le interrogazioni a risposta immediata. Diversi gli argomenti oggetto delle interrogazioni: dalla sanità (da parte del Pd) al riarmo (sul versante del M5s). Avs si concentra su Gaza, chiedendo alla premier se intenda “condannare l’operato di Netanyahu anche richiamando l’ambasciatore italiano in Israele”, mentre il quesito di Italia Viva riguarda le riforme in ambito economico allo studio del governo. Da Azione invece si chiede come il governo intenda procedere per rimediare ai gravi problemi di competitività del sistema produttivo nazionale.
“A Gaza la situazione umanitaria è sempre più ingiustificabile”
L’Italia "ha certamente svolto un ruolo di primo piano, intanto, nel dare assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. Nell'ultimo Consiglio dei ministri è stato prorogato lo stato di emergenza su Gaza. Continueremo ad impegnarci per una cessazione permanente delle ostilità". Lo ha detto la presidente del Consiglio rispondendo ad una interrogazione di Alleanza verdi e sinistra sulla posizione del governo nei confronti del primo ministro Netanyahu in relazione alla situazione a Gaza e in Cisgiordania e ai più recenti sviluppi. Dietro al leader di Avs, il deputato Grimaldi è apparso con una kefiah intorno al collo.
La premier si è detta convinta, “sulla base delle numerose conversazioni che ho avuto in questi mesi con i leader della regione, che si possa lavorare ad un quadro politico e di sicurezza regionale capace di porre fine al conflitto, aprire la strada ad un processo che conduca alla soluzione dei due Stati, e resto convinta che per farlo occorra partire dal piano di ricostruzione proposto dai Paesi arabi". È verso questo obiettivo “che il governo continua a impegnarsi– ha sottolineato la premier – lavorando con i leader della regione, con i nostri partner europei, con gli Stati Uniti. Lo faremo mantenendo con tutti un dialogo aperto, franco, se necessario anche critico. Ed è esattamente per questo che non e' nell'intenzione del governo italiano richiamare l'ambasciatore italiano in Israele", ha concluso Meloni.
"Ho sempre richiamato l'urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità, la necessità di rispettare il diritto internazionale. E' una richiesta che rinnovo anche oggi a fronte di una situazione umanitaria a Gaza che non ho difficoltà a definire sempre più drammatica e ingiustificabile".
"Non abbiamo condiviso - ha sottolineato Meloni - diverse scelte, non condividiamo le recenti proposte del Governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori, consapevoli come siamo però che non è stata Israele a iniziare le ostilità e che c'era un disegno, come ho detto varie volte, alla base dei disumani attacchi di Hamas, della crudeltà rivolta contro gli ostaggi”. Un disegno che puntava “all'isolamento e questo non può non farci riflettere su quanto sarebbe pericoloso assecondare il disegno dei terroristi, che non si sono fatti scrupoli a sacrificare la vita sia di israeliani che di palestinesi pur di perseguire i propri scopi”. Per questo motivo, ha assicurato la premier, continueremo a impegnarci per una cessazione permanente delle ostilità. In questo quadro credo che non ci debbano essere da parte nostra ambiguità nel pretendere che Hamas rilasci immediatamente gli ostaggi, deponga le armi, nel dire che non c'è spazio per una presenza di Hamas nella Striscia in un futuro Stato palestinese".
Magi espulso dall'Aula
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espulso il deputato di Piu' Europa, Riccardo Magi, entrato in Aula vestito da fantasma mentre era in corso il premier question time.
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