Mercato auto: boom dei brand cinesi e dal 15 ottobre via al bonus elettrico
- Postato il 10 ottobre 2025
- Di Panorama
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Rivoluzione nel mercato automobilistico italiano. In quattro anni, dal 2021 al 2025, sono sbarcati nel nostro Paese 21 nuovi brand automobilistici, per il 90% cinesi, per origine o proprietà. E il numero potrebbe superare quota 30 entro il 2028. Un ingresso che ha già segnato i primi effetti: la loro quota di mercato è passata dallo 0,4% del 2021 al 6,6% nell’agosto 2025. Dietro c’è la questione prezzi, più economici. Ma c’è anche un cambio di mentalità, un nuovo modo di vedere l’automobile, la tecnologia e così i consumatori si “spostano”.
Mercato automobilistico italiano: l’ascesa dei nuovi brand orientali non è solo questione di prezzi
Secondo lo studio “Brand emergenti e nuovi orientamenti di dealer e consumatori nel settore automotive” condotto da Quintegia per AutoScout24 e MY PR, il successo dei nuovi marchi orientali si spiega con una combinazione di tre fattori chiave: rapporto qualità-prezzo, tecnologia avanzata e attenzione crescente alla mobilità elettrica e ibrida. Questi brand, tra i quali spiccano BYD, MG, EVO, Omoda & Jaecoo e Sportequipe, si sono posizionati nei segmenti C e D, dominati dai SUV elettrici e ibridi plug-in. Con prezzi di listino tra i 30mila e i 60mila inferiori del 20-30% rispetto ai concorrenti europei, hanno reso più accessibile l’ingresso dei consumatori nell’elettrico. Ma il prezzo da solo non basta a spiegare la tendenza. Il design moderno, i sistemi di infotainment avanzati e la promessa di un’esperienza di guida più tecnologica stanno attirando soprattutto i giovani. Secondo l’indagine il 44% degli automobilisti italiani considera oggi l’acquisto di un marchio orientale, con un incremento del 3% rispetto al 2024. L’apertura cresce esponenzialmente tra i possessori di auto elettriche (68%) e raggiunge il 74% tra i giovani della Generazione Z, confermando un cambio culturale profondo. Il motivo? Il 91% degli intervistati indica il rapporto qualità/prezzo come fattore decisivo, seguito dalla tecnologia (43%) e dall’interesse per soluzioni di mobilità più sostenibili. Restano tuttavia delle resistenze: la scarsa conoscenza del marchio (69%), i dubbi sull’affidabilità (39%) e la rete di assistenza ancora limitata (38%) sono i principali freni all’acquisto. Il cliente tipo? È un privato tra i 45 e i 59 anni, con reddito medio mensile compreso tra 1.200 e 3.500 euro.
E le concessionarie non fanno diversamente. Oggi otto dealer su dieci continuano a rappresentare marchi tradizionali, ma quasi la metà (46%) ha già inserito almeno un brand emergente nel proprio portafoglio. Perché? Per il rapporto qualità/prezzo (80%), il potenziale di crescita (58%) e l’investimento iniziale più contenuto (52%). Tuttavia, l’autorevolezza del marchio resta un punto di debolezza, riconosciuto solo dal 2% degli operatori, contro il 70% attribuito ai brand storici.
Il mercato elettrico in Italia: numeri e incentivi dal 15 ottobre
Nonostante la crescita dell’offerta, il mercato elettrico italiano continua a muoversi a passo lento rispetto alla media europea. Nei primi otto mesi del 2025, le auto completamente elettriche (BEV) hanno rappresentato poco più del 4,5% delle immatricolazioni, contro una media europea che supera l’11%. A spingere il mercato è arrivato anche il nuovo bonus per le auto elettriche, operativo dal 15 ottobre 2025. Gli interessati dovranno accedere alla piattaforma gestita da Sogei, registrarsi e caricare la documentazione richiesta: autocertificazione della residenza in una FUA, attestazione ISEE, dati anagrafici e targa del veicolo destinato alla rottamazione. Le imprese dovranno allegare anche le informazioni relative ai requisiti fiscali e societari. Una volta completata la procedura, il sistema genererà un voucher elettronico valido per 30 giorni. Questo buono andrà presentato in concessionaria, dove sarà convalidato al momento della firma del contratto: il venditore caricherà i dati della transazione sulla piattaforma e applicherà lo sconto direttamente sul prezzo di acquisto, ricevendo poi il rimborso dal Ministero. Attenzione però ai tempi: se il voucher non viene utilizzato entro i 30 giorni previsti, decade automaticamente e le risorse tornano nel fondo generale. La rottamazione deve avvenire in contemporanea alla consegna della nuova auto elettrica, con demolizione certificata entro un mese. La piattaforma resterà attiva fino al 30 giugno 2026, termine ultimo per completare la registrazione e firmare il contratto, sempre che i fondi disponibili non si esauriscano prima.