Meta annuncia che in Ue non sarà più possibile acquistare pubblicità a sfondo politico: “Regole troppo onerose”
- Postato il 25 luglio 2025
- Tecnologia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Meta, la società di Mark Zuckerberg proprietaria di Facebook e Instagram, annuncia che da ottobre nell’Unione europea non sarà più possibile acquistare inserzioni a sfondo politico, elettorale e sociale. “Una decisione difficile – afferma la società – in risposta al nuovo regolamento Ue sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica che implica sfide operative rilevanti e incertezze a livello giuridico” e porta gli utenti “a visualizzare annunci meno personalizzati” sulle piattaforme. Meta però precisa che “le nuove misure non impediranno a cittadini o candidati Ue di pubblicare contenuti e discutere di temi politici. Ma tali contenuti non potranno essere amplificati con inserzioni a pagamento“.
Il Regolamento 2024/900 è stato approvato a marzo 2024 ed entrerà pienamente in vigore a ottobre di quest’anno. Questa normativa dell’Unione si occupa di regolare la trasparenza e il targeting della pubblicità politica prevedendo una serie di obblighi per le piattaforme digitali, considerati troppo onerosi da Meta, per evitare ingerenze nelle campagne elettorali. Ad esempio, le nuove regole richiedono che la pubblicità politica sia chiaramente etichettata e cittadini, autorità e giornalisti dovranno essere in grado di risalire facilmente a informazioni relative a chi e quanto ha pagato e a quale consultazione è collegata. Il Regolamento mira anche a limitare l’ingerenza straniera negli Stati membri, impedendo la sponsorizzazione di annunci pubblicitari provenienti da Paesi extra-Ue nei tre mesi precedenti un’elezione o un referendum. Inoltre, al fine di proteggere gli elettori da manipolazioni, come nel caso di tecniche di targeting, la pubblicità politica online basata sui dati personali sarà possibile solo previo consenso esplicito e separato.
“Continuiamo a credere che le inserzioni online relative a temi politici rappresentino un elemento essenziale del sistema politico moderno – spiega Meta – Dal 2018 abbiamo introdotto strumenti per garantire più trasparenza sugli annunci relativi a temi politici, elettorali e sociali. Purtroppo il nuovo regolamento Ue sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica introduce ulteriori obblighi rilevanti per i nostri processi e sistemi. Impone, ad esempio, forti limitazioni sul targeting e sulla distribuzione degli annunci riducendo la capacità degli inserzionisti che pubblicano annunci relativi a temi politici e sociali di raggiungere efficacemente il proprio pubblico. Questo porta gli utenti a visualizzare annunci meno pertinenti per loro sulle nostre piattaforme”, dice la società fondata da Zuckerberg.
“Nonostante i numerosi sforzi per condividere le nostre preoccupazioni con gli esponenti politici – continua Meta – ci siamo trovati di fronte a una scelta impossibile: modificare i nostri servizi per offrire un prodotto pubblicitario che non risponde più alle esigenze di inserzionisti e utenti, senza alcuna certezza che tale soluzione venga considerata conforme, oppure sospendere gli annunci relativi a temi sociali, elezioni e politica nell’Ue. Non siamo l’unica azienda a cui è stata imposta questa scelta. Ancora una volta, siamo di fronte a obblighi normativi che, nei fatti, stanno causando la scomparsa dal mercato di prodotti ampiamente utilizzati, con conseguenze sulla libertà di scelta e sulla concorrenza”. Meta precisa che la decisione riguarda solo l’Ue e negli altri Paesi continuerà “a offrire strumenti all’avanguardia per garantire inserzioni su temi politici autentiche e trasparenti”.
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