Mezzi a motore su tutti i sentieri, l’Umbria ci ripensa e cancella la legge della Lega. Cai: “Scelta di civiltà”
- Postato il 13 maggio 2025
- Ambiente
- Di Il Fatto Quotidiano
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Il cuore verde d’Italia resterà tale. Almeno per quanto riguarda l’insensata decisione – sulla quale è stata fatta marcia indietro – che permetteva a moto e quad (e persino auto, dove possibile) di transitare lungo tutti i sentieri dell’Umbria. Che fossero mulattiere, viali parafuoco o piste di servizio a boschi o pascoli. La nuova Giunta di centrosinistra, guidata da Stefania Proietti, ha cancellato la legge regionale voluta dalla Lega che aveva tolto il divieto di circolazione ai mezzi a motore. Grazie all’approvazione di un disegno di legge, il divieto è così tornato in vigore. L’assessora al Turismo e alla Montagna, Simona Meloni, ha commentato: “È una norma di civiltà, di rispetto verso il nostro paesaggio, che riafferma un principio fondamentale: le nostre montagne non sono piste, sono patrimonio”. Per Meloni “questa modifica restituisce coerenza alla nostra visione di sviluppo sostenibile e di promozione del turismo lento”.
La precedente Giunta – presidente Donatella Tesei – aveva avallato il blitz del Carroccio alla legge di Bilancio. In sostanza si ribaltava il modo di intendere la natura e la montagna (l’Umbria vanta la bellezza di 102 siti di Rete Natura 2000, il 16% del territorio regionale): liberi tutti, coi mezzi a motore, salvo non sia specificato diversamente da apposita segnaletica. Vale a dire, secondo il Club alpino italiano, che gestisce 3.500 chilometri di sentieri, disseminare boschi, alture e colline con migliaia e migliaia di cartelli di divieto. Un’operazione impossibile. Ventiquattro associazioni ambientaliste e culturali contrarie alla legge regionale (tra cui Cai, Fie, Legambiente, Italia Nostra, Fai, Guide escursionistiche e Wwf) avevano organizzato diverse manifestazioni ed erano state ricevute dalla stessa Tesei senza che, però, era cambiato nulla (dalle pagine de il Fatto Quotidiano intervenne anche Erri De Luca, frequentatore dei sentieri umbri). Secondo i critici, la maggioranza aveva ceduto alle pressioni di cacciatori e motociclisti. E, con le elezioni vicine, era intenzionata a blandire entrambe le categorie.
Esulta, ora, il Cai. Per la presidente regionale Maria Luisa Spantini “siamo stati ascoltati dalla nuova Giunta, che ha espresso apertura nei confronti della persone che amano la montagna. Ma qui non è una questione di destra o di sinistra, è questione di avere la volontà di fare qualcosa di buono per la nostra Regione. Quando si dice che siamo il ‘cuore verde d’Italia’, non dobbiamo limitare a pensarci come marchio o brand. Ci deve essere qualcosa di sostanziale, e spero che la nuova Giunta vada in questa direzione. Maggiori restrizioni per i mezzi a motore? Il mio sogno è che si torni a un modello fatto di maggior lentezza. Si tratta di un diverso modello culturale”.
La Giunta Proietti, tuttavia, non ha chiuso definitivamente la porta ai mezzi a motore, perché sarà possibile sfruttare i sentieri per attività ludiche. Vale a dire per “manifestazioni pubbliche o gare con veicoli a motore“. Per l’assessora Meloni sarà necessario sentire i Comuni e i proprietari interessati al fine di “autorizzare percorsi temporanei per attività ludiche e sportive, sempre nel rispetto delle normative ambientali e con adeguata segnaletica; il ripristino dei tracciati autorizzati, con un’attenzione particolare alla sicurezza di escursionisti e ciclisti”.
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