MFE rafforza il controllo su Prosiebensat.1 e punta a un grande polo tv europeo

  • Postato il 1 agosto 2025
  • Di Panorama
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MFE-MediaForEurope sale ancora nel capitale di Prosiebensat.1 superando il 33% e avvicinandosi sempre di più alla cabina di regia dell’emittente tedesca. Un altro passo, piccolo nei numeri (0,38% acquistato fuori offerta), ma gigantesco nel messaggio: Pier Silvio Berlusconi non molla. Anzi, rilancia. E a questo punto il messaggio è chiaro: il progetto di costruire un grande gruppo televisivo paneuropeo a guida italiana non è più solo un’idea ambiziosa. È una realtàche prende forma, giorno dopo giorno, azione dopo azione.

La strategia di Cologno Monzese

La strategia di Cologno Monzese è definita: un’offerta migliorata, un corrispettivo misto – contanti più azioni – che arriva a superare gli 8 euro per titolo, battendo la proposta da 7 euro cash degli sfidanti cechi di PPF. I quali, va detto, non rilanceranno. E lo dicono apertamente. Dunque, partita chiusa? Non ancora, ma il coltello ora è ben saldo nella mano italiana.

La partita è molto più di una semplice operazione finanziaria. È il tentativo concreto di far nascere il primo grande broadcaster privato europeo, capace di competere alla pari con i giganti globali. Chi pensa che si tratti di una formula pubblicitaria non ha capito la portata industriale dell’operazione: un solo acquirente di diritti televisivi per tre grandi Paesi – Italia, Spagna, Germania – vuol dire sinergie immediate, economie di scala, ma soprattutto un’idea di futuro condiviso. Non più televisioni nazionali barricate nei propri confini, ma un player integrato e competitivo.

E mentre PPF contesta a MFE il fatto di offrire “meno certezze” agli azionisti per via della componente in azioni, la verità è che le certezze le danno proprio i progetti. E quello di MFE è chiaro: investire in contenuti, valorizzare Prosieben, farla crescere secondo una “best practice” già collaudata in Italia e Spagna. Un progetto industriale, non una speculazione finanziaria.

Sotto questo profilo, l’operazione assume anche un valore simbolico. In anni in cui l’Italia è terra di conquista, dalle telecomunicazioni alle banche, qui accade il contrario: un gruppo italiano, con mezzi propri, porta la sfida nel cuore dell’Europa. Non per vendere, ma per costruire. Non per smontare, ma per unire. E lo fa in Germania, mercato ostico, competitivo, strutturato.

Il rilancio di MFE è anche una lezione di metodo: niente fuochi d’artificio, niente dichiarazioni roboanti, solo una crescita costante, paziente, determinata. Acquisti mirati, proposte migliorative, rispetto del mercato. E mentre qualcuno, come PPF, tenta blitz parziali e ambigui, magari per guadagnare un posto al tavolo o qualcosa di più, da Cologno Monzese arriva una risposta che suona come una carezza e un avvertimento insieme: noi ci siamo, e il futuro è già cominciato.

Autore
Panorama

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