“Mi pento solo di Playboy, comprai tutte le copie per non farlo vedere a papà. A Frank Sinatra ho detto no, mi voleva nella sua suite”: le rivelazioni di Iva Zanicchi
- Postato il 23 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il servizio per Playboy nel 1979 “è l’unica cosa di cui mi sono pentita“. Parola di Iva Zanicchi che si racconta in un’intervista concessa a Repubblica. “I 40 anni sono l’età della stupidera, gli scatti erano del mio amico Angelo Frontoni” dice di quell’esperienza, rivelando un aneddoto: “Da Castelnuovo ne’ monti a Ligonchio, comprai tutte le copie. Papà non l’ha mai visto, ma un suo amico toscano sì: ‘La tua figliola non è male’. Mamma gli spiegò che avevo fatto un servizio per Famiglia cristiana. Dopo tre mesi, tour a Tokyo, ero su Playboy giapponese”.
Il corteggiamento di Frank Sinatra è invece più simile a una leggenda metropolitana. Le cose andarono così: la cantante era all’apice del successo, con concerti anche in America. Chiese all’impresario di conoscere Sinatra: “Salone al Waldorf Astoria, mi vesto come un albero di Natale. Affido al comico Franco Rosi il messaggio per Sinatra: ‘Sono Iva Zanicchi, vorrei conoscerla’. Viene respinto dalle guardie del corpo, poi arriva il biglietto: ‘Domani nella mia suite’“. Lei però scelse di non andare: “Una signorina disse subito: ‘Ci vado io'”.
Poco più di un anno fa Zanicchi ha dovuto dire addio al compagno Fausto Pinna: “In Sardegna, davanti al suo mare, so che è con me” dice, e di come ha affrontato la malattia: “Non si è mai lamentato. Andava avanti con la morfina. Siamo stati 40 anni insieme. Era dolce. Si divertiva con me. Un giorno mi ha detto: ‘Iva, fai qualcosa per farmi ridere’. Mi sono messa a camminare nuda. Ha alzato gli occhi al cielo: è pazza”. Infine un accenno al rapporto con la collega Ornella Vanoni: “Mi danno il premio a Sanremo, mi fa i complimenti e aggiunge: ‘L’han dato anche a me’. Sei mesi fa mi telefona: ‘Non sei morta? Mi avevano detto che eri morta… Allora ciao’. È unica”.
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