“Mia madre ha mangiato 8 rane vive, adesso ha dolori così forti da non riuscire a camminare. Pensava che così le sarebbe passato il mal di schiena”: l’allarme del figlio ai medici

  • Postato il 11 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Una donna cinese di 82 anni, identificata con il cognome Zhang, è finita in ospedale dopo aver ingoiato otto rane vive, convinta che questo antico rimedio popolare potesse alleviare i dolori cronici causati da un’ernia del disco. Secondo quanto ricostruito dai media locali, nei giorni precedenti al ricovero la donna aveva chiesto ai suoi familiari di catturarle delle piccole rane, senza però specificare le sue intenzioni. Una volta ottenuti gli otto anfibi, più piccoli del palmo di una mano, li ha ingoiati vivi in due giorni: tre il primo giorno, i restanti cinque il giorno seguente.

Poco dopo, però, ha iniziato ad avvertire fortissimi dolori addominali, che si sono intensificati fino a renderle impossibile camminare. Preoccupati, i parenti l’hanno portata d’urgenza in ospedale. È stato lì che il figlio ha dovuto fare la sconcertante rivelazione ai medici: “Mia madre ha mangiato otto rane vive. Pensava che così le sarebbe passato il mal di schiena”. In ospedale, i medici hanno subito riscontrato un aumento significativo delle cellule ossifile, un chiaro indicatore di infezioni parassitarie. A quel punto, l’anziana ha confessato il suo tentativo di cura “alternativa”.

Ulteriori esami hanno confermato i sospetti: “L’aver inghiottito le rane ha danneggiato l’apparato digestivo della paziente e ha portato alla presenza di diversi parassiti nel suo corpo, incluso lo sparganum”, ha dichiarato uno dei medici alla stampa, riferendosi a un tipo di verme parassita che può causare gravi infezioni. Fortunatamente, dopo due settimane di cure mirate, la signora Zhang è stata dimessa.

Ma il caso della signora Zhang, per quanto incredibile, non è un episodio isolato. L’episodio accende i riflettori su una pratica ancora diffusa in alcune aree rurali della Cina, dove la fiducia nei rimedi popolari, spesso pericolosi, è ancora molto radicata: “Abbiamo ricevuto diversi pazienti in condizioni simili negli ultimi anni”, ha confermato un altro medico dello stesso ospedale, il dottor Wu Zhongwen. “Oltre a ingoiare rane, alcune persone consumano bile di serpente cruda o bile di pesce, o si applicano sulla pelle la pelle di rana”. Negli anni scorsi, i media cinesi hanno riportato casi di persone che hanno mangiato girini vivi per curare malattie della pelle o rane per “ritrovare la forza” dopo una frattura, finendo quasi sempre in ospedale con gravi infezioni parassitarie. Un chiaro monito sui rischi mortali che si celano dietro credenze popolari prive di qualsiasi fondamento scientifico.

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