Michael Edwards, il “re dei numeri”: perché è il segreto del successo del Liverpool campione in Inghilterra

  • Postato il 27 aprile 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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C’è un altro fuoriclasse nel Liverpool campione d’Inghilterra che ha agganciato lo storico rivale Manchester United nella classifica dei campionati inglesi vinti (20): gioca dietro la scrivania e si chiama Michael Edwards. E’ il re dei numeri più famoso del calcio inglese e uno dei più ricercati nel mondo. Dietro ai successi del Liverpool nell’era-Klopp, e ora al trionfo al primo tentativo in Premier di Arne Slot, c’è la sua mano. King Mike è nato a Southampton il 21 giugno 1979. Non si fa mai intervistare. Su internet, le sue frasi sono una pagina bianca, ma è un personaggio che parla con il suo lavoro. Cominciò a giocare nel Peterborough, nel 1995. Due anni dopo, il club inglese, ora in League One – la terza divisione made in England – non lo confermò e Edwards, che già si era fatto notare per l’attenzione alla tattica, cambiò vita. S’iscrisse a tecnologia informatica e alla scuola superiore Peterborough Regional College. Concluso il ciclo di studi con una laurea in gestione aziendale e informatica a Sheffield, nel 2003 fu assunto come analista dalla Prozone, un’azienda pionieristica di elaborazione dati. Gli analisti filmavano le partite e le classificavano in categorie che consentivano di decifrare le prestazioni di una squadra.

La prima tappa di Edwards fu Portsmouth, all’epoca in Premier League: curava le prestazioni dei giocatori, approfondiva le tattiche dei futuri avversari, valutava i potenziali obiettivi di mercato. Il tecnico del Portsmouth era, allora, Harry Redknapp: guidò nel 2008 il club alla conquista di una storica FA Cup. Quando nell’estate 2008 Redknapp fu assunto dal Tottenham, Edwards lo seguì. Nel 2011, la svolta: l’approdo al Liverpool, di proprietà del gruppo statunitense Fenway Sports.

La nomina di Edwards fu considerata la strategia migliore per sintonizzare il Liverpool con la gestione dei Boston Red Sox di baseball, altra società del gruppo Fenways. Il primo quadriennio, dal 2011 al 2015, non fu facile per Edwards, condizionato dalle tensioni con il tecnico Brendan Rodgers. L’allenatore nordirlandese rivendicava il primato delle scelte ed Edwards fu messo da parte. Con lo sbarco di Jürgen Klopp, nell’ottobre 2015, le cose cambiarono: il coach tedesco proveniva da un’esperienza formativa al Borussia Dortmund in cui la realtà dei numeri era ormai radicata. Edwards fu nominato direttore sportivo, creò un tandem vincente con Klopp e contribuì in modo determinante alle fortune dei Reds, in particolare il biennio d’oro 2019-2020, in cui il Liverpool conquistò Champions League, Supercoppa Uefa, Mondiale per club e, dopo 30 anni di digiuno, il campionato inglese.

Nel giugno 2022, Edwards lasciò i Reds e diversi club si misero sulle sue tracce. Si creò un vero mercato intorno alla figura di King Mike, ma nessuno piazzò l’offerta vincente. Come spiega Rory Smith, giornalista inglese di The Athletic che ha dedicato un libro all’Expected Goal “l’ascesa di Edwards ribadisce che, nel calcio, siamo entrati in una nuova era. I trionfi del Liverpool hanno dato una spinta importante alla cultura delle statistiche. Il Liverpool è un modello vincente e ha dimostrato che i numeri possono rappresentare un contributo decisivo ai successi di una squadra”.

Il 12 marzo 2024, il ritorno a Liverpool, stavolta nel ruolo di direttore generale. Anche in questa circostanza, tutto in modo molto discreto. Il nome Michael Edwards non appare neppure nel sito dei Reds. Le uniche parole sono quelle riportate nel comunicato in cui il Fenway Sports annunciò il suo ritorno, ma le dichiarazioni più importanti sono quelle in cui il gruppo americano precisava che “Mike farà riferimento unicamente al proprietario John Henry, al presidente Tom Werner e al co-presidente Mike Gordon”. In pratica, Edwards non è solo il numero quattro nella dirigenza del Liverpool, ma la sua posizione è più alta rispetto a Arne Slot. Il tecnico olandese, ex Feyenoord, del resto è stato scelto proprio da King Mike. L’ennesima mossa azzeccata: il Liverpool è tornato a vincere il titolo inglese dopo cinque anni e il popolo dei Reds può liberare finalmente la sua gioia. Quando accadde l’ultima volta, nell’estate 2020, il mondo era in piena pandemia. Stavolta è festa popolare, tra le celebrazioni a Anfield, i videoschermi accanto allo stadio e i cortei lungo le strade che portano al mitico Cavern Club di beatlesiana memoria. Liverpool è uno splendido mix: musica e calcio. Ora, anche numeri.

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Il Fatto Quotidiano

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