Mikaela Shiffrin non scioglie i dubbi, per lei tutto passa da Milano Cortina 2026. Futuro compreso
- Postato il 10 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Non è mai stata come le altre, ogni suo primato scolpisce l’ennesima meraviglia per Mikaela Shiffrin, sciatrice statunitense considerata la più vincente nonché la migliore sul piano tecnico nonostante i suoi infortuni, le inesorabili interruzioni e le vicende personali che hanno segnato la sua vita recente.
Si appresta ad affrontare la stagione numero sedici della sua carriera, con tre medaglie olimpiche conservate tra i suoi cimeli, la lunga riabilitazione dopo un infortunio spaventosa in diretta televisiva e la rinascita dopo il dolore che l’ha devastata.
- Mikaela Shiffrin, la ragazza del Colorado che ha vinto tutto
- L'incertezza dopo Milano Cortina 2026
- Il piano per la Coppa del Mondo
Mikaela Shiffrin, la ragazza del Colorado che ha vinto tutto
Mikaela era una predestinata quando vinse da ragazzina il trofeo Topolino, un trofeo che anticipava la lunga sequenza di titoli, successi e risultati inanellati dalla sciatrice statunitense figlia di un medico anestesista con il pallino per lo sci, passione trasmessa alla figlia e a Taylor, fratello di Miki.
A 30 anni, Shiffrin ricorda ancora quel primo trofeo ma è altra cosa rispetto al resto. E’ la sciatrice alpina più decorata della storia con 101 vittorie in Coppa del Mondo, 15 medaglie mondiali, due ori e un argento Olimpici, con un punto di domanda sempre più pressante a mano a mano che le Olimpiadi di Milano Cortina si avvicinano su un calendario che, nel suo caso, è già fittissimo di impegni.
L’incertezza dopo Milano Cortina 2026
Nulla di interrotto, nulla di prestabilito. Ma dopo tanta sofferenza, la domanda su quel che verrà dopo questa stagione è spontanea. Sarà l’ultima Olimpiade, per lei? “Sono molto incerta”, ha ammesso a margine di un evento di uno sponsor. “A essere sincera, non lo so: si può dire che le possibilità sono 50 e 50″. La sua risposta lascia quindi aperta la porta a una possibile partecipazione ai Giochi Olimpici Invernali del 2030 nelle Alpi francesi. Quando le è stato chiesto se senta la pressione di prolungare la sua carriera fino ai 40 anni, come la sua connazionale e tre volte medaglia Olimpica Lindsey Vonn, Shiffrin ha risposto: “Non mi vedo gareggiare fino ai 40 anni, ma sono sicuramente ispirata dal successo di atlete che riescono a competere e mantenere quel livello per così tanto tempo, per poi allontanarsi dallo sport e tornare”.
Il piano per la Coppa del Mondo
Il suo piano, per la Coppa del Mondo e in vista dell’appuntamento olimpico è già definito: per l’inverno in arrivo, ha annunciato di non voler disputare le gare di discesa libera, per puntare maggiormente su slalom speciale e slalom gigante. Per quanto riguarda il super G, la due volte campionessa Olimpica ha espresso il suo apprezzamento per la specialità, spiegando l’intenzione di “provarci all’inizio della stagione” per poi decidere “se vale la pena mantenerlo nel programma prima dei Giochi Olimpici o se rimandarlo a dopo”.
Shiffrin ha seguito un piano di allenamento estivo che ha incluso la preparazione specifica per il super G. “Sono davvero molto contenta dei progressi che io e il mio team abbiamo fatto – ha affermato -. Affrontiamo questa stagione con serenità. Sento molta fiducia”.
Inevitabile il riferimento alla caduta più recente con un impatto notevole sui danni fisici riportati urtando contro le barriere, a Killington nel Vermont, un avvenimento che ha rischiato di compromettere la stagione e non solo. “Nelle ultime due stagioni mi sono infortunata e sono rimasta lontana dalla neve per almeno otto settimane – ha detto – quindi forse non è molto intelligente aggiungere troppe gare”.
La cautela, come ha dimostrato nelle ultime gare (Fede Brignone ha vinto specialità e generale), non è mai troppa o spropositata: costi e benefici andranno soppesati. Intanto l’appuntamento con la Coppa del Mondo è per sabato 25 ottobre, con il tradizionale slalom gigante di apertura a Sölden, in Austria.