Milan, Cardinale punta tutto sull’America: il retroscena sul progetto Steinbrenner e il ritorno di Galliani
- Postato il 11 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il futuro del Milan potrebbe tingersi a stelle e strisce. Dopo mesi di incertezze e tensioni interne, prende piede un’indiscrezione clamorosa: la famiglia Steinbrenner, proprietaria dei New York Yankees, potrebbe affiancare Jerry Cardinale nella guida del club rossonero. A lanciare la notizia è stato Carlo Pellegatti, voce storica dell’universo milanista, che ha svelato scenari ambiziosi e potenzialmente rivoluzionari sul suo canale Youtube e che ha approfondito ai microfoni del Talk di Radio Rossonera. Il Diavolo entrerebbe in una nuova galassia imprenditoriale dal valore complessivo di 7 miliardi di euro, dando il via a una possibile nuova era per la società.
- Cardinale guarda agli Yankees
- Galliani pronto al ritorno
- Pellegatti: "Progetto ambizioso, ma niente illusioni"
Cardinale guarda agli Yankees
Jerry Cardinale starebbe progettando un’operazione di respiro globale: unire il Milan e i New York Yankees sotto un’unica entità sportiva e finanziaria. Un progetto ambizioso, che secondo Pellegatti mira a creare una “New Company” da 7 miliardi di euro. “Jerry Cardinale sta lavorando per spostare in America la proprietà del Milan e vorrebbe che gli Yankees diventassero una parte importante in questo senso: il suo obiettivo è creare una New Company da 7 miliardi di euro, formata dai 6 miliardi circa della squadra di Baseball e un miliardo dai rossoneri” – ha spiegato il giornalista e tifoso rossonero.
Alla base di questo piano ci sarebbe la volontà di rilanciare l’immagine e la struttura del Milan a livello internazionale, anche a fronte di alcuni errori riconosciuti dallo stesso Cardinale, come l’allontanamento di figure chiave della storia recente del club. “Cardinale si è reso conto di aver cacciato il milanismo mandando via Maldini e Massara, per questo la società in Italia sarebbe rappresentata da Galliani” – ha detto sempre Pellegatti.
Galliani pronto al ritorno
Il ritorno di Adriano Galliani in rossonero non sarebbe solo suggestione. Secondo Pellegatti, ci sarebbero già accordi concreti tra l’ex amministratore delegato del Milan e l’attuale proprietà, in vista di un ruolo operativo di primo piano. “C’erano già degli accordi con Galliani prima dell’inserimento degli Steinbrenner, che parlano di un ruolo da vicepresidente inserito nel consiglio di amministrazione e capo del calcio”. L’unico ostacolo sarebbe rappresentato dalla chiusura del passaggio di proprietà del Monza, prevista entro la fine del mese. Solo allora Galliani potrebbe formalmente entrare nei quadri dirigenziali rossoneri. “Ora bisogna capire, con la chiusura del passaggio di proprietà del Monza entro la fine del mese, se Cardinale vorrà introdurre subito Galliani, con il quale ha dialoghi da due mesi e sancito accordi con strette di mano, oppure attendere che sarà libero”.
Pellegatti: “Progetto ambizioso, ma niente illusioni”
Pur mostrando entusiasmo per il possibile ingresso degli Yankees, Pellegatti invita alla lucidità, soprattutto sul fronte delle aspettative sportive e del mercato. “Il mio giudizio è positivo, gli Yankees sono il marchio più iconico del mondo e il Milan è su quel livello. Indubbiamente le prospettive sarebbero eccezionali. Il fatto di inserire una figura come quella di Galliani è una grande rassicurazione”. Allo stesso tempo, però, chiarisce che non ci si devono aspettare colpi da copertina: “Dobbiamo toglierci dalla testa che questa nuova proprietà come primo regalo ci prenderebbe Mbappé. Mi dicono che la parola del futuro resta autosostenibilità“.
Un concetto chiave per comprendere il nuovo corso economico del calcio, in cui anche top player come Leao potrebbero essere sacrificati per la crescita complessiva del progetto: “Dobbiamo imparare ad abituarci che Leao potrebbe non rimanere 10 anni, e se fosse necessaria la sua cessione per rendere il Milan più forte, bisogna abituarsi a lasciarlo partire. Questo è quello a cui le generazioni future devono abituarsi: i proprietari non investono più dalle loro tasche”. Poi ha concluso: “Il passaggio di proprietà potrebbe concretizzarsi entro dicembre. Nel frattempo, il fondo Elliott starebbe cercando nuovi acquirenti per uscire definitivamente dalla scena rossonera.