Milan-Como a Perth, scoppia la rabbia dei tifosi rossoneri. L'allarme della Morace: "Massacrante"

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Abbiamo visto squadre italiane impegnate in competizioni ufiicali a Whasinghton (la prima volta in assoluto per la Supercoppa, il 21 agosto 1993 quando il Milan superò 1-0 il Torino con gol di Simone) e poi – sempre per la Supercoppa – in Cina (Napoli-Juve), Qatar e Arabia Saudita (con la final four) ma l’Australia ci mancava. Ora è ufficiale La partita di Serie A tra Milan e Como si giocherà in Australia, all’Optus Stadium di Perth, ma – come fanno sapere dalla Uefa – “in via eccezionale, ribadendo la chiara opposizione allo svolgimento di partite di campionato all’estero”. La gara si giocherà il 7 o l’8 febbraio 2026, quando San Siro non sarà disponibile per la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Gli organizzatori australiani avrebbero messo sul piatto ben 12 milioni di euro, 4 per lo svolgimento dell’evento, 8 da dividere tra i club coinvolti e la Lega. Mancava solo il via libera dalla Uefa, che è arrivato nonostante la riluttanza di Ceferin.

Il comunicato dell’Uefa

“Dopo la riunione del suo Comitato Esecutivo a Tirana il mese scorso, la Uefa – si legge nel comunicato – ha avviato ulteriori consultazioni con le parti interessate per valutare la portata delle implicazioni della questione, a seguito delle richieste ricevute dalle federazioni calcistiche spagnola e italiana”. Anche la sfida tra Villarreal e Barcellona infatti si giocherà all’estero, negli Stati Uniti, a Miami, il prossimo 20 dicembre. “Tale consultazione ha confermato la diffusa mancanza di sostegno, già sollevata da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee, in merito al concetto di trasferimento all’estero delle partite di campionato nazionale. Tuttavia, dato che il quadro normativo Fifa pertinente, attualmente in fase di revisione, non è sufficientemente chiaro e dettagliato, il Comitato Esecutivo Uefa ha preso con riluttanza la decisione di approvare, in via eccezionale, le due richieste ad esso sottoposte”.

Ceferin ha poi ribadito quanto si legge nel comunicato: “Sebbene sia deplorevole dover rinunciare a queste due partite, questa decisione è eccezionale e non deve essere considerata un precedente. Il nostro impegno è chiaro: proteggere l’integrità dei campionati nazionali e garantire che il calcio rimanga ancorato al suo ambiente di casa”.

La rabbia dei tifosi

La decisione ha acceso gli animi dei tifosi. Fioccano le reazioni sui social: “Non metto in dubbio le opportunità commerciali che questa scelta potrebbe offrire alla società rossonera. Ciò su cui invece vorrei richiamare la mia e la vostra attenzione riguarda le difficoltà, non solo atletiche, che la squadra dovrà affrontare per una decisione dettata non da necessità sportive, ma da pura volontà organizzativa. Perth si trova infatti a ben 6 ore avanti rispetto all’Italia: un fuso orario che comporta un jet lag significativo, difficilmente smaltibile nei soli tre giorni (teoricamente) previsti. E questo varrà anche al ritorno, quando il Milan dovrà affrontare il Pisa. Un cadeau per gli avversari che resteranno comodamente a casa loro, sperando non risulti troppo costoso” e poi: “Per non parlare del viaggio e l’impatto che esso ha sul tono muscolare degli arti inferiori” e anche: “Decisione che potrebbe essere fatale in caso di lotta per 1 o 4 posto. Giochiamo fra l’altro in trasferta anziché a San Siro. Scelta incomprensibile anche se per qualche spicciolo in cassa”

C’è chi scrive: “Per 4 soldi stai ammazzando agli calciatori e allontanando alla piazza. E portando una partita a un posto che vediamo chi va allo stadio…” e poi: “Questa è una stupidata per non dire altro, potevo capire se giocavi a Dubai, ma a Perth vuol dire circumnavigare il globo in una settimana giocando nel mezzo una partita, fuori di testa!!” e anche: “È un innegabile svantaggio, oltre al fatto che dovrebbe essere una partita casalinga…”, oppure: “Una roba oscena! Con questa società al peggio non c’è mai fine…Rischiamo di perdere punti fondamentali per raggiungere i traguardi sperati”

I tifosi sono scatenati: “Una vergogna sotto qualsiasi punto di vista” e anche: “Milan-Como in Australia è un inaccettabile schiaffo in faccia alle tifoserie” e ancora: “24 gennaio-8 febbraio: le date ufficiali in cui il Cio ha chiesto di avere disponibile San Siro per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Inter-Pisa per questo motivo è stata anticipata a venerdì 23. Per il resto, con Milan-Como che si giocherà a Perth, nessun problema”, oppure: “1600€ di volo Milano-Perth. Il calcio del popolo” e infine: “L’Australia poi è qua dietro no? La prossima sulla Luna. Assurdo”

L’allarme della Morace

Intervistata da La Repubblica ha espresso le sue perplessità anche Carolina Morace, ex calciatrice, allenatrice e parlamentare europea, che ha vissuto due anni e mezzo a Perth: «Probabilmente, chi l’ha pensata non è mai stato a Perth a febbraio. Passare dal freddo italiano ai 40 gradi di lì, e ritorno, sarà costoso sia per la salute dei giocatori, sia per la performance sportiva una volta rientrati. Mi stupisce il silenzio dell’associazione calciatori. Il fuso orario è massacrante. I calciatori voleranno comodi, ma non cambia molto. La nostra notte è il giorno australiano e viceversa. C’è il rischio concreto di giocare pessime partite al ritorno in Italia, perdere punti e sacrificare la stagione. E Perth è l’ultima città del Paese per cultura calcistica. Avrei forse capito di più Sydney o Melbourne. E comunque, quando parliamo di Australia, parliamo di un calcio ridicolo. A Perth nemmeno lo stadio è adeguato: ci giocano a football australiano e cricket. È pensato per altri sport. Per il fuso poi in Italia faranno fatica a vedere la partita. Se proprio si doveva giocare all’estero, meglio scegliere un posto più vicino».

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