Milan-Como in Australia, quanto guadagnano i club della Serie A
- Postato il 7 ottobre 2025
- Di Panorama
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Un gettone da 12 milioni di euro, ecco cosa ha spinto Milan e Como a volare in Australia nel cuore dell’inverno per disputare la partita di campionato sfrattata da San Siro a causa delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina. Non tutti a disposizione dei due club, ma comunque uno stimolo che ha convinto i dirigenti delle due società a battersi per ottenere il nulla osta dalla Uefa, pur contraria di principio ad autorizzare partite di campionati locali fuori dal territorio nazionale.
L’operazione Australia per la Serie A avrà un valore da circa 12 milioni di euro. Lordi. Perché a questa cifra andranno sottratti i costi vivi legati all’organizzazione di un match di campionato a oltre 13mila chilometri di distanza dall’Italia. Cifre ufficiali non ce ne sono, ma la stima è che nelle prossime settimane dovrà mettersi in movimento un’imponente macchina organizzativa in grado di garantire che a febbraio vada tutto per il meglio e non ci siano problemi di logistica.
A Perth voleranno non solo i due gruppi squadra di Milan e Como, con al seguito gli staff e tutto il personale necessario per accompagnare la presenza dei calciatori per una settimana in terra australiana. La Lega Serie A dovrà organizzare anche l’infrastrutturazione di uno stadio non destinato al calcio, fornirlo del supporto tecnologico necessario per le riprese televisive secondo standard italiani e di quanto necessario per GLT (Goal Line Technology) e collegamento con la sala Var di Lissone che si troverà dall’altra parte del mondo. Significa anche montare e testare le telecamere dedicate al SAOT (fuorigioco semi automatico) che è ormai prassi in Serie A.
Un impegno che significherà muovere non meno di 200 persone dall’Italia con costi stimati in non meno di 3-4 milioni di euro a carico della Lega. Il resto andrà diviso tra le società protagoniste con una fetta superiore per il Milan che nominalmente gioca in casa e che dovrà rinunciare all’incasso previsto a San Siro. Dove non avrebbe potuto comunque giocare, essendo l’impianto impegnato per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina, ma che avrebbe potuto scegliere di spostarsi altrove in Italia o chiedere un rinvio ad altra data tutelando botteghino e diritti dei tifosi abbonati.
Al Milan andrà, dunque, la fetta più grande della torta australiana. Le due rimanenti saranno destinate al Como, che ha aderito alla richiesta dei dirigenti rossoneri di volare dall’altra parte del mondo, e agli altri 18 club della Serie A che nei mesi scorsi hanno votato favorevolmente all’ipotesi di spostare un match del campionato in Australia. Per ciascuna di loro si tratterà di poche centinaia di migliaia di euro, una sorta di gettone che giustifichi per tutti l’idea di creare il precedente andando oltre alla motivazione ufficiosa della volontà di aprire nuovi mercati al calcio italiano.