Milan-Como sarà a Perth: la Lega Calcio si piega alla Confederazione Asiatica, schiaffo alla Figc
- Postato il 19 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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La Lega Calcio esulta per essere riuscita a portare Milan-Como in Australia, tuttavia per far sì che il derby lombardo dell’8 febbraio si giochi a Perth Ezio Simonelli e Andrea De Siervo hanno dovuto piegarsi alla richiesta della Confederazione Asiatica di utilizzare arbitri locali. Un vero e proprio schiaffo alla Figc e all’Aia.
- Milan-Como l’8 febbraio a Perth, in Australia
- La richiesta della Afc
- Il compromesso e il ruolo di Collina
- Lo schiaffo alla Figc e all’Aia
Milan-Como l’8 febbraio a Perth, in Australia
Milan-Como si giocherà a Perth l’8 febbraio: la Lega Calcio è riuscita a centrare l’obiettivo, riuscendo per la prima volta a portare una gara di serie A in Australia (e all’estero) proprio quando sembrava che il progetto fosse essere incontrovertibilmente tramontato. Per raggiungere questo traguardo, però, la Lega ha dovuto trovare un doloroso compromesso con la Afc, la Confederazione Asiatica di cui fa parte anche Football Australia.
La richiesta della Afc
Milan-Como, infatti, verrà diretta da arbitri forniti dalla Afc, probabilmente australiani: direttore di gara, assistenti, quarto uomo, addetti Var e assistenti alla review saranno tutti forniti dalla Confederazione Asiatica, che molto probabilmente utilizzerà arbitri australiani. Per la prima volta nella storia, dunque, una partita del campionato italiano verrà arbitrata da fischietti stranieri.
La Lega ha accettato una delle due condizioni poste dalla Afc perché il derby lombardo si giocasse a Perth: Ezio Simonelli le aveva definite “inaccettabili” solo qualche giorno fa, ma la posizione della Lega è cambiata piuttosto rapidamente, come raccontato ieri dal suo stesso presidente.
Il compromesso e il ruolo di Collina
Nel descrivere come si è arrivati al compromesso con la Afc, Simonelli ha svelato che un ruolo chiave è stato ricoperto da Pierluigi Collina, ex arbitro oggi presidente della commissione arbitrale della Fifa. “Avevamo alcuni dubbi su delle condizioni, soprattutto quella sugli arbitri stranieri perché noi abbiamo molta fiducia negli arbitri italiani e quindi non ci sentivamo di aderire a questa richiesta – ha raccontato Simonelli -. Ma ne ho parlato con Collina che mi ha dato ampie garanzie sulla loro qualità e ha già in mente uno o due arbitri asiatici di grandissimo livello che potrà segnalare per questa gara”.
Lo schiaffo alla Figc e all’Aia
Di fatto, dunque, la Lega Calcio ha piegato la testa di fronte a una delle due condizioni dettate dalla Afc – l’altra, impossibile da realizzare, era che Milan-Como non fosse presentata come una gara di serie A – pur di rendere realtà un’iniziativa che dovrebbe garantire un indotto di circa 12 milioni di euro (di cui circa 8 per i due club) e che soprattutto dovrebbe aprire la strada alla disputa all’estero di altre gare del nostro campionato.
È impossibile nascondere, però, che il compromesso finale rappresenti anche uno schiaffo alla Figc e all’Aia, che in passato – soprattutto in tempi di accese polemiche arbitrali – si erano sempre opposte alla possibilità che nel campionato italiano venissero utilizzati arbitri stranieri. Pur di fare cassa e garantire risorse a un calcio italiano costantemente in affanno sul piano economico, le sue istituzioni sono evidentemente ben inclini a rinunciare a questioni di principio.