Milan, le due facce di Rabiot: Duca o Cavallo pazzo? Il gesto del francese per ricongiungersi ad Allegri
- Postato il 2 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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L’ultimo giorno di mercato ha strappato un sorriso appena abbozzato ad Allegri. Niente punta né difensore esperto, ma quanto meno Max ritrova il fedelissimo Rabiot. Merito o colpa della rissa negli spogliatoi con Rowe che gli è costato il posto al Marsiglia. Il Duca torna in Serie A nella sua versione da Cavallo pazzo: spunta il gesto che dice tutto sulla sua voglia di ricongiungersi all’allenatore livornese.
- Rabiot, il suo gesto decisivo per approdare al Milan
- Duca o Cavallo pazzo? Le due facce di Adrien
- La speranza di Allegri e i rischi per lo spogliatoio
Rabiot, il suo gesto decisivo per approdare al Milan
L’inferno scatenato nello spogliatoio dell’OM dopo la sconfitta al debutto in Ligue 1 contro il Rennes ha spinto la società a privarsi dell’esperienza del centrocampista della nazionale francese, attorno al quale era stata costruita (e poi rivoluzionata) la rosa agli ordini di De Zerbi.
Il Milan ha fiutato l’affare sapendo di poter sfruttare l’appeal del fattore Allegri, con cui Adrien ha dato il meglio di sé ai tempi dell’avventura condivisa alla Juventus. Missione compiuta: pur di riabbracciare Max, Rabiot e la temutissima madre-agente Veronique, che non sono abituati a concedere sconti, hanno rinunciato a metà della loro percentuale del 30% sui 10 milioni totali dell’operazione.
Duca o Cavallo pazzo? Le due facce di Adrien
Il carattere fumantino, Rabiot, lo ha sempre avuto. Non lo si è certo scoperto dopo la rissa con Rowe, che, finito al Bologna, ritroverà da avversario proprio a San Siro alla ripresa del campionato. Ma in Francia si è anche guadagnato l’appellativo di Duca per l’eleganza del suo portamento sul rettangolo verde. Perché quando è in giornata Adrien sa come mettere in vetrina tutto l’infinito talento di cui dispone.
Talento esploso alla corte di Allegri, con cui ha collezionato 128 presenze, 16 gol e 11 assist in tre stagioni. I due volti del 30enne di Saint-Maurice si declinano nelle recenti parole pre-rissa di De Zerbi (“È umile, timido, riservato e vive per il calcio”) e anche nel cavallo pazzo che ha scatenato la bufera in casa Olympique, dopo aver già battibeccato in passato col PSG e con la stessa Juve.
La speranza di Allegri e i rischi per lo spogliatoio
Allegri ha un doppio compito mica da poco: oltre a riportare il Diavolo ai vertici del calcio italiano, deve anche ricostruire l’armonia dello spogliatoio. La scorsa stagione si è visto di tutto e, non a caso, diversi ribelli hanno lasciato il capoluogo lombardo: da Theo Hernandez a Calabria, passando per Morata.
Ma il rischio che qualche scoria sia ancora presente non è da escludere. Rabiot è il calciatore giusto per Max, ma lo è anche per il gruppo? Se si presenterà in versione Duca, senza dubbio sì.