Milano, il sindaco Sala in Consiglio: “Agito sempre nell’interesse dei cittadini, le mie mani sono pulite”
- Postato il 21 luglio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio, le mie mani sono pulite“. Sono le prime parole del sindaco Giuseppe Sala nelle sue comunicazione in Consiglio comunale dopo il terremoto provocato dalle inchieste sull’urbanistica nel capoluogo lombardo. “Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle mie due sindacature si è sempre basato su ciò che ritengono essere nell’interesse delle cittadine e dei cittadini“, ha detto il sindaco sottolineando che “è fonte di grandissima sofferenza il mio coinvolgimento nell’indagine”. Sala è indagato per false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone in relazione alla riconferma di Giuseppe Marinoni alla presidenza della Commissione Paesaggio, e per concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Pirellino, legato all’operato dell’imprenditore Manfredi Catella e dell’architetto Stefano Boeri. “Dobbiamo mantenere gli impegni presi con gli elettori“, ha aggiunto Sala allontanando l’ipotesi dimissioni: “Se la maggioranza c’è io ci sono, con tutta la passione, la voglia e l’amore per questa città”, ha poi ribadito.
In aula la tensione è alta, con botta e risposta tra Sala e alcuni consiglieri dell’opposizione, in particolare il rappresentante di Fdi Enrico Marcora che più volte ha interrotto il discorso del sindaco. Dal pubblico in sala consiliare sono arrivati alcuni applausi rivolti al primo cittadino. “Non potrò essere breve e me ne rammarico. È un momento delicato per molti motivi che hanno a vedere con la mia persona”, ha detto Sala in Consiglio Comunale. “Sono giorni confusi in cui tutto sembra diventare oscuro, le certezze sembrano vacillare e anche le fisionomie più note sembrano confondersi. Ed è per questo che io voglio essere chiarissimo”, ha proseguito. “Sono qui con voi in un momento delicato, con i destini di tante persone che hanno creduto in questa avventura politica“.
“Non do giudizi sull’operato magistratura – ha detto Sala -, però non posso esimermi dal rilevare un comportamento ricorrente in questo Paese che ritengo profondamente sbagliato. Sempre i media riferiscono che, secondo la magistratura, non sarebbe stato necessario notificarmi alcunché perché non è stato necessario svolgere indagini nelle quali è prevista la partecipazione dell’indagato. Perché quest’informazione è stata divulgata ai media e chiedo a voi colleghi politici se ciò continua a starvi bene”. Al consigliere Marcora che “ha postato la mia foto vestito da galeotto voglio dire che ho segnalato il suo gesto ai vertici del suo partito, al presidente del Consiglio e a quello del Senato”. “Ora starò a vedere – ha aggiunto Sala- se la forza politica a cui ha aderito, l’ennesima a cui ha aderito, le farà fare carriera, vorrà dire che condivide e appoggia il suo comportamento. Sennò significherà che il partito che governa la nostra nazione ha integrità”. Il consigliere di Fratelli d’Italia, Enrico Marcora, ha quindi contestato l’uscita del primo cittadino.
“Certa politica” che ha “comportamenti sgraziati” sta “commettendo un errore“, ha detto il sindaco di Milano aggiungendo che se questo viene fatta per ottenere “una fotonotizia” sulle pagine locali va bene ma “se lo fate per destabilizzarmi non avete possibilità, nella vita ho affrontate cose cento volte più gravi”.
In aula anche l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano Giancarlo Tancredi: per lui la Procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari e parlerà dopo il sindaco Sala. Le sue dimissioni, secondo indiscrezioni, sono date per certe: al suo arrivo gli altri assessori della giunta si sono alzati a turno e lo hanno abbracciato e baciato, così come ha fatto la presidente dell’aula, Elena Buscemi.
Intanto in piazza della Scala, davanti alla sede del Comune di Milano, un gruppo di manifestanti si è riunito per chiedere le dimissioni della giunta guidata da Sala. I manifestanti hanno portato un grande striscione con la scritta “Dimissioni giunta Sala. L’unica salvezza per Milano è la città pubblica”, e un altro in cui si legge, “No ai bulli del mattone. San Siro bene comune”. Il presidio è stato promosso, tra gli altri, da Cambiare rotta, Potere al popolo, Rifondazione comunista. “Giunta Sala devi andartene, dimissioni, dimissioni”, scandiscono in coro i cittadini.
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