Mini John Cooper Works, la prova de Il Fatto.it – Stile urbano e grinta da pista – FOTO
- Postato il 24 luglio 2025
- Prove Su Strada
- Di Il Fatto Quotidiano
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Nel mondo dell’automobile ci sono pochi nomi capaci di evocare un legame così profondo con il motorsport quanto John Cooper Works. La storia comincia negli anni Sessanta, quando un certo John Cooper prese una tranquilla utilitaria britannica e ne fece un’icona delle competizioni. Con modifiche mirate (motore potenziato, sterzo più diretto, freni più performanti) la Mini classica si trasformò in una vera belva da rally e oggi, la nuova gamma 2025 punta a portare quello spirito in un’epoca di transizione, dove prestazioni e sostenibilità cercano un equilibrio non facile ma sempre più necessario.
Il design non si smentisce, griglia ottagonale nera lucida, prese d’aria scolpite e inserti rossi che gridano sportività da ogni angolazione. La coda mantiene il carattere aggressivo: scarico centrale, spoiler generoso e diffusore posteriore definiscono una linea compatta ma muscolosa. A completare il quadro, cerchi in lega da 17″ a 20″ e ben undici tinte di carrozzeria, anche in abbinamento a tetto e calotte a contrasto (Chili Red o Jetblack, a scelta).
Anche all’interno si respira subito quell’aria da sportiva tipica del marchio: pulsanti a levetta, avviamento in stile aeronautico, volante sportivo e tessuti con trama racing-style. Appena saliti in auto per il test drive siamo stati accolti dai tipici sedili sportivi JCW (ben profilati ma non duri) che offrono un’ottima posizione di guida. Lo schermo OLED centrale, dal diametro generoso, è un punto focale dell’abitacolo, anche se l’interfaccia richiede un po’ di apprendistato e durante i viaggi notturni potrebbe impegnare un po’ la vista. Ma basta spegnerlo.
Se un tempo le JCW erano auto spartane con lo sguardo fisso sul cronometro, oggi sono anche comode e tecnologiche. I sistemi di assistenza alla guida (ADAS) sono aggiornati e includono Parking Assistant Plus, Driving Assistant con guida semi-autonoma di livello 2 (su Countryman) e persino il Remote Parking via smartphone. Il sistema di infotainment, con lo schermo OLED circolare di cui sopra e i comandi vocali, è scenografico ma richiede un po’ di pazienza per essere gestito al meglio. Buona la connettività wireless e l’integrazione smartphone, meno intuitivo l’head-up display, che risulta leggermente sacrificato.
La JCW 3 porte spinta dal 2.0 turbo benzina da 231 CV è un concentrato di energia che è venuta tutta fuori durante il test drive nei pressi del Lago d’Iseo, mostrando tutto il suo carattere: scatto da 0 a 100 in 6,1 secondi, velocità massima di 250 km/h e un assetto rigido quanto basta per divertirsi senza perdere aderenza. Naturalmente l’auto dà il meglio di sé nelle curve, lo sterzo è diretto, il rollio contenuto, la reattività del cambio a doppia frizione impeccabile. Il cosiddetto “go-kart feeling”? Tornato, eccome. Nonostante il traffico e le condizioni non proprio ottimali, l’auto è riuscita a trasmettere un piacere di guida difficile da trovare altrove in questa categoria, specialmente nel misto.
Prezzo di partenza: 39.900 euro.
Passando alla MINI John Cooper Works Aceman, (che si è rivelata una piacevole sorpresa) cambia la forma ma non la sostanza. Crossover 100% elettrica, la Aceman eJCW è un progetto completamente nuovo, sviluppato fin dall’inizio per essere a batterie. Non deriva da nessun’altra MINI a benzina, ed è forse per questo che riesce a mantenere un’identità così marcata. Con 258 CV, un electric boost (20 kW in più che quando serve sono apprezzati) attivabile da paddle al volante e uno 0-100 coperto in 6,4 secondi, questa MINI convince già sulla carta. Ma è alla guida che si capisce tutto: lo sterzo è stato tarato con precisione, le sospensioni rigide ma non scomode permettono di affrontare le curve con un’agilità sorprendente per un’auto di questo tipo.
Durante la prova, l’auto ha mostrato un comportamento equilibrato, mai nervoso, soprattutto in modalità Go-Kart, dove l’acustica sintetica interna regala un sottofondo grintoso e qualche scoppiettio simulato, che, per quanto artificiale, riesce a coinvolgere alla guida. Un altro aspetto interessante emerso durante la guida dell’Aceman riguarda il carattere. Nonostante la silenziosità, l’auto non si snatura. La modalità Go-Kart permette di risvegliare il lato più frizzante, mentre la Eco ammorbidisce tutto e allunga l’autonomia, che dichiarata è di 355 km. Prezzo: 44.000 euro.
Oltre alla 3 porte e alla Aceman, la famiglia JCW 2025 comprende anche una versione cabrio: identica alla hatchback per motore e prestazioni (231 CV, 0-100 in 6,4 s), ma che aggiunge il fascino della guida open air con capote elettrica retraibile in 18 secondi (Prezzo: da 43.900 euro). Più grande, con trazione integrale e con 300 CV di potenza, la MINI John Cooper Works Countryman ALL4 (da 49.900 euro) fa 0-100 in 5,4 secondi e tocca i 250 km/h, ideale per chi cerca spazio e prestazioni su qualsiasi terreno, mentre la versione All-Electric MINI JCW 3 porte è l’altra elettrica della gamma, gemella della Aceman ma con carrozzeria compatta. Autonomia fino a 371 km, potenza identica (258 CV), stesse doti dinamiche e spirito da pura hot hatch.
Tutta la gamma si basa su una meccanica pensata per il divertimento, nei modelli termici, il TwinPower Turbo 2.0 litri da 231 CV garantisce reattività, soprattutto grazie alla coppia di 380 Nm, mentre il cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti è sempre pronto, fluido ma non privo di carattere.
Nel mondo elettrico, invece, la coppia è immediata: 350 Nm già a zero giri, l’accelerazione risulta così fulminea, anche senza far rumore. Il boost elettrico si apprezza soprattutto nei sorpassi o quando si vuole semplicemente sentire la spinta dietro la schiena.
Insomma, la nuova gamma MINI John Cooper Works 2025 rappresenta un’evoluzione coerente ma ambiziosa: tra tutte, la 3 porte JCW si conferma un punto fermo per chi cerca divertimento puro, mentre l’Aceman dimostra che anche un crossover elettrico può regalare emozioni. Come da tradizione JCW il prezzo non è contenuto, ma in cambio si ottiene un’esperienza di guida ben superiore alla media.
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