Missione fallita: 166 capsule con le ceneri di defunti disperse nel Pacifico dopo l’incidente della navicella spaziale “Mission Possible”
- Postato il 27 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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166 capsule contenenti le ceneri di defunti sono andate perse nell’Oceano Pacifico. L’incidente è avvenuto giovedì 26 giugno. La navicella spaziale “Mission Possibile”, infatti, era in viaggio per un volo commemorativo quando ha fallito il rientro dall’orbita e ha fatto dispendere in mare DNA e ceneri (sia umane che animali). Ogni capsula, con il costo base che partiva attorno ai 5 mila dollari, avrebbe dovuto essere dispersa nello spazio, invece è andata persa nell’Oceano Pacifico. Il volo della navicella “Mission Possible”, infatti, ha avuto complicanze forse dovute a un guasto del sistema di paracadute che ha causato l’impatto con l’acqua. Le ceneri si sono così disperse. La società texana Celestis, pioniera nei servizi di sepoltura nello spazio, ha ammesso di non poter recuperare le 166 capsule, offrendo supporto alle famiglie dei defunti. Una sconfitta, non solo economica, per la società texana, che punta all’utilizzo di navicelle riutilizzabili per il trasporto di merce e, forse, anche equipaggi nella bassa atmosfera.
La navicella “Mission Possible” era partita il 23 giugno per un volo di prova dalla Vandenberg Space Force Base in California grazie alla missione condivisa Transporter-14 di SpaceX. Così era stato commentato su Linkedin: “La nostra navetta spaziale Mission Possible ha ottenuto un successo parziale. La capsula è stata lanciata con successo, ha alimentato i payload nominalmente in orbita, si è stabilizzata dopo la separazione dal lanciatore, è rientrata e ha ristabilito la comunicazione dopo un blackout. Tuttavia, in base alle nostre attuali conoscenze, ha riscontrato un problema in seguito e abbiamo perso la comunicazione pochi minuti prima dell’ammaraggio”.
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