Mkhitaryan, la carezza a Chivu nasconde una bordata a Inzaghi: "Così è cambiata l'Inter"

  • Postato il 9 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Da Simone Inzaghi a Cristian Chivu. L’Inter ha cambiato pelle in pochi mesi passando da un allenatore esperto e che aveva già vinto ad un giovane che sta provando a costruire la propria carriera in panchina dopo i tanti successi ottenuti in campo. Chi approva il nuovo corso nerazzurro è Henrikh Mkhitaryan, che pure con la precedente gestione era un punto fermo della squadra. Le sue dichiarazioni sono una stoccata al passato?

La carica di Mkhitaryan che rivendica la frase sugli ingiocabili

Henrikh Mkhitaryan non è un personaggio banale, né in campo né fuori. Qualche sua dichiarazione in passato è costata cara all’Inter diventata poi oggetto di prese in giro sui social. Famosa è diventata la frase sugli ingiocabili, pronunciata proprio dall’armeno. Stavolta il 37enne ex Roma mantiene un atteggiamento più prudente tornando anche su quella dichiarazione: “Dobbiamo evitare di cadere nell’errore di sentirci troppo forti ma resto dell’idea che se ci alleniamo bene e ci sacrifichiamo, per l’Inter tutto diventa possibile: non è arroganza, ma voglia“.

L’elogio di Chivu e le differenze col passato

I cambiamenti sono linfa vitale, talvolta si rendono inevitabili. Così anche l’addio di Simone Inzaghi ha avuto effetti benefici sul gruppo, sebbene naturalmente all’inizio fu piuttosto traumatico. Più che sul predecessore, Mkhitaryan si concentra sull’attuale allenatore: “Chivu è diverso, anche se certe cose che facciamo somigliano al passato. Andiamo più in verticale e cerchiamo la finalizzazione con più aggressività, anche se poi bisogna capire se e quando puoi farla perché dipende pure dall’avversario. Si tratta di dettagli, che poi però fanno la differenza“.

L’avvento del tecnico romeno apre nuove scenari per l’Inter: “Cura i dettagli ed è meticoloso – spiega l’armeno -, gli allenamenti sono duri e intensi. Confondono tutti ma danno anche più stimoli. È stato bravo a farci voltare mentalmente pagina, il passato non si cambia ma il futuro si può scrivere“.

L’esempio di Modric e i giovani nerazzurri

La linea di continuità è rappresentata dalla forza della squadra, aiutata anche da innesti come Bonny e Pio Esposito: calciatori che possono portare l’Inter a vincere ancora secondo Mkhitaryan. I campioni, però, ce li hanno anche gli altri e da questo punto di vista il Milan è ben coperto con Luka Modric: “E’ un esempio per chi ama il calcio, secondo me ne ha ancora per 3-4 anni a livelli altissimo. Per quanto mi riguarda in generale voglio giocare a pallone il più lungo possibile. Ma a una condizione: che sia capace di dare ancora qualcosa, se no dirò arrivederci e grazie“.

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