Modena: dove vogliono arrivare i canarini, quanto costa la rosa e chi può essere protagonista del mercato
- Postato il 24 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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L’avvio di stagione del Modena è un capolavoro. Risultati, bel gioco, coesione di gruppo, tifosi in visibilio. Dieci punti totalizzati nelle prime quattro giornate del campionato di Serie B costituiscono un bottino da applausi a scena aperta. Mister Sottil sta plasmando un team che sfodera qualità tecnico-tattiche e atletiche degne di una corazzata. In rapida successione sono inciampate sotto i colpi dei canarini Sampdoria, Bari e Mantova. Il pareggio 1-1 con l’Avellino di Biancolino si pone in posizione intermedia nel bel mezzo di una scia prodigiosa di convincenti successi.
Al momento gli emiliani brillano per la capacità di mandare in rete un quantitativo lodevole di giocatori. In effetti non c’è, per ora, un bomber in grado di concentrare la gittata di gol a livello offensivo.
Una lunga e gloriosa storia
La storia canarina si perde nella notte dei tempi. Nel lontano 1912, infatti, nacque ufficialmente il Modena Football Club frutto della precedente fusione tra Audax Football Club e Associazione Studentesca Calcio. Nel corso degli anni ’20 del secolo scorso quella canarina era una compagine molto apprezzata nel gotha del calcio italiano. La permanenza in Serie A durò fino 1932. Nell’annata 1937-1938 ecco il sospirato ritorno nel massimo torneo nazionale dopo un breve purgatorio. Da sottolineare il terzo posto nel 1946-1947 alle spalle del Grande Torino e della Juventus. Seguiranno periodi complicati con retrocessioni anche in C e complessità finanziarie. All’alba degli anni ’60 sarà di nuovo Serie A ma solo per una stagione. Saltiamo agli anni ’80 con due trionfi nel Torneo Anglo-Italiano. A cavallo tra ’90 e 2000 una figura più di altre fu l’artefice della rinascita tecnica canarina: Gianni De Biasi. Due promozioni di fila, dalla C alla B e dalla B alla A, tra il 2000 e il 2002. Ballotta, Ungari, Ponzo, Milanetto, Balestri, Fabbrini e Kamara sono solo alcuni dei protagonisti della magnifica cavalcata.
La rinascita con Rivetti
Il nuovo secolo, però, porta anche il buio pesto con l’onta del fallimento societario avvenuto nel 2017. La svolta arriva nel maggio 2021 quando il Modena FC cade tra le braccia della Rivetex s.r.l. con la famiglia Rivetti che finalmente dona stabilità e programmazione. La cadetteria ormai è una dolce abitudine per la piazza emiliana che ora, addirittura, guarda al futuro con ambizione pensa alla Serie A. Sognare non costa nulla e tifosi canarini non vogliono svegliarsi. Lo stadio Braglia è da tempo una confortevole bomboniera, tutta coperta, che ospita ogni weekend il calcio champagne del Modena.
Una rosa competitiva
La rosa canarina è ricca di talento ed esperienza. L’attacco è probabilmente il reparto più completo. Da Defrel a Strizzolo passando per Caso, Di Mariano, Gliozzi e Mendes. L’ex Spezia Chichizola è un portiere estremamente affidabile. Capitan Pegreffi, Adorni e Cotali sono i big della linea arretrata. Senza dimenticare gli ottimi Tonoli e Dellavalle (scuola Torino). Zampano e Zanimacchia alzano il livello qualitativo di un centrocampo già discreto. Nel complesso la rosa del Modena è formata da 29 giocatori, di cui 9 stranieri (31%), con età media pari a 26,7 anni. Sommando tutti i cartelli dei calciatori canarini, il team emiliano costa 21,6 milioni di euro. Da sottolineare il saldo di mercato positivo di 1,2 milioni, dettaglio che conferma le capacità gestionali della dirigenza modenese. Nel prossimo turno i canarini di mister Sottil affronteranno il Pescara di Vivarini che, dal canto suo, arriva dal poker ai danni dell’Empoli.
Dellavalle cuore granata
Sul fronte calciomercato, che non dorme mai anche quando è teoricamente chiuso, puntiamo su vari nomi tra cui spicca quello di Alessandro Dellavalle. Appena uscito dalla Primavera del Torino, il ragazzo è nato nel 2004 e promette davvero bene. Si tratta di un centrale difensivo arcigno, forte in marcatura e capace pure di impostare l’azione dalle retrovie. Gli addetti ai lavori lo considerano come uno dei prospetti difensivi più promettenti nel panorama del calcio italiano. Attualmente il suo cartellino vale 3 milioni di euro. Destro naturale, alto 1 metro e 89, dal punto di vista manageriale è gestito dalla società Vigo Global Sport Service. Nel valzer di trattative in prospettiva potrebbero finire interpreti più esperti e dai nomi già noti. Basti pensare all’esterno Zampano, reduce da avventure anche in Serie A, al portiere Chichizola e al fantasista Zanimacchia. Quest’ultimo probabilmente poteva raccogliere in queste ultime stagioni frutti più gustosi rispetto ai risultati personali ottenuti nel concreto. Classe 1998, svezzato dal vivaio del Varese, frequenta vivai importanti come quelli del Genoa e della Juventus. Vanta pure un’avventura in Spagna con la maglia del Saragozza. Il cartellino dell’esterno di Desio tocca quota 1,2 milioni di euro. Da sottolineare pure la presenza in rosa di Francesco Di Mariano, nipote di Totò Schillaci, frizzante ala 29enne da tenere sempre in considerazione.