Mole Urbana Malya, l’elettrica (italiana) che mancava
- Postato il 7 ottobre 2025
- Auto Elettriche
- Di Virgilio.it
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Il Vecchio Continente sta soffrendo delle pressioni politiche per una mobilità sostenibile, scontrandosi con una realtà che non offre i giusti prezzi per passare alla tecnologia elettrica. Il prezzo delle vetture alla spina di segmento A e B non si è abbassato come nelle aspettative. Davanti a un panorama molto negativo la risposta commerciale prende le forme di vetture come la Malya, una concept car che propone una nuova visione di confort e agilità nei contesti urbani.
Le auto tradizionali stanno diventando sempre più ingombranti e poco adatte al traffico e agli angusti parcheggi delle grandi città. L’azienda italiana Mole Urbana, operante nella filiera elettrica, si è posta l’obiettivo di lanciare un segnale tangibile, in linea con le disposizioni della Commissione europea. La presidente Ursula von der Leyen ha parlato apertamente della produzione di una E-car che possa essere alla portata di tutti. La soluzione potrebbe arrivare da city car minuscole con facili e rapide ricariche presso le colonnine.
Il progetto Malya
Il prototipo vuole andare oltre i confini urbani, riuscendo a operare anche su tratte suburbane e autostradali. Uno step in avanti rispetto alle classiche M1, ovvero le auto guidabili con patente B, che sono oggi troppo costose da produrre. I tecnici della Mole Urbana hanno cercato di oltrepassare i paradigmi dei quadricicli leggeri L6e/L7e, unendo al principio di sostenibilità quello della praticità.
Malya vanta le seguenti dimensioni: 3,75 metri in lunghezza, 1,60 metri in larghezza e 1,45 metri in altezza. La vettura compatta ospita cinque passeggeri e garantisce un bagagliaio discreto. Lo stile, creato da Umberto Palermo Design, offre un look minimal squadrato che ricorda quello dei vecchi fuoristrada giapponesi in miniatura. Ogni singolo elemento di design è concepito per migliorare lo spazio a bordo degli occupanti e semplificare la produzione.
Le auto del futuro
In una Europa sempre più in crisi si baderà alla sostanza. Le auto sono destinate a diventare dei mezzi versatili e funzionali per passare da un punto A a un punto B, perdendo il valore di status symbol. Mole Urbana si pone come valida alternativa ai veicoli asiatici che massimizzano lo spazio a bordo in ragione dell’innovazione full electric. Il progetto italiano mira a ritagliarsi uno spazio futuro in una mobilità sempre più integrata e in linea con i diktat green. La Commissione europea dovrà anche pronunciarsi sul ban dei motori termici tra 10 anni, ma i produttori di EV non possono permettersi il lusso di temporeggiare.
Il player italiano Mole Urbana vuole anticipare un trend che spopolerà nei prossimi decenni nelle metropoli. La parola chiave sarà accessibilità, in un contesto generale sempre più caro. La creazione di nuove categorie di veicoli 100% elettrici è una questione che riguarderà anche i top brand, non a caso Stellantis ha già proposto una microcar funzionale per le nostre giungle urbane come la Fiat Topolino. Una concorrenza che si farà sempre più agguerrita a livello globale. Il designer Umberto Palermo ha dichiarato:
“Anche in questo caso il ruolo del designer è quello di osservare e individuare i bisogni e, con estrema capacità e flessibilità, proporre soluzioni per rispondere e creare prodotti che garantiscano comfort all’utente finale. È importante ribadire come, per una design house, sia fondamentale essere stimolo e produttore di idee della nascente casa automobilistica Mole Urbana (MU Fabriano)”.