Mondiali, Curacao nella storia grazie all'arbitro: il segreto del ct Advocaat

  • Postato il 19 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Non solo Haiti e Panama, al Mondiale ci va anche Curaçao, il Paese più piccolo di sempre a qualificarsi alla competizione organizzata dalla FIFA in America nel 2026. Già battuto il recentissimo record di Capo Verde. Si è scritta una pagina di storia importante nella notte italiana, nella quale si sono chiuse le qualificazioni di Nordamerica e Centroamerica. Può esultare il 78enne Advocaat, ct di Curaçao rimasto in Olanda per motivi familiari. Al playoff internazionale Giamaica e Suriname. Fuori l’Honduras.

Favola Curaçao, la nazionale di Advocaat va al Mondiale: Giamaca ai playoff

Bastava un pareggio al Curaçao di Dirk Advocaat per staccare il pass per i Mondiali del 2026. E così è stato. 0-0 contro la Giamaica, in trasferta, e festa grande per il Paese più piccolo della prossima kermesse organizzata da Gianni Infantino. Poco più di 156.000 abitanti per l’isola caraibica occupata dagli olandesi nel 1634 e 11 eroi sul terreno di gioco, dove si è consumata una vera e propria impresa.

Nonostante una favola da libro Cuore, non sono certo mancate le polemiche. Proteste veementi nel finale da parte della nazionale giamaicana, a cui è stato revocato un calcio di rigore in maniera piuttosto clamorosa al 95′ di una partita che si è conclusa ben oltre i 10 minuti di recupero. Abbaglio dell’arbitro Barton. Nel mezzo, peraltro, due legni colpiti dalla Giamaica, di cui uno all’87’ a portiere battuto. Insomma, gli dei del calcio avevano abbracciato Curaçao nella notte di Kingston: vinto il girone davanti a Giamaica e Trinidad e Tobago. È storia.

I convocati di Advocaat sono tutti nati in Olanda

Anche le favole presentano i loro segreti. Alcuni di questi si nascondono tra le ultime convocazioni di Dirk Advocaat per le qualificazioni Mondiali, terminate nella giornata di ieri con il pari in Giamaica. Infatti, i calciatori chiamati dall’ex allenatore di Feyenoord e Fenerbahce sono tutti nati in Olanda. Una stratagemma utile per aumentare le possibilità di andare al Mondiale con una nazionale che non può certo disporre di un bacino d’utenza molto ampio. Del resto, si tratta di un’isola dieci volte più piccola di Capo Verde, qualificatasi al Mondiale poche settimane fa.

Giocatori abituati a calcare il palcoscenico dell’Eredivisie e delle maggiori competizioni europee, in grado di rispondere alla convocazione di Advocaat in virtù delle proprie origini, date da genitori e parenti Curaçaoan. Non sono mancati i calciatori nati nei Caraibi nelle partite immediatamente precedenti, ma la larga parte degli elementi scelti da Advocaat per le gare decisive delle qualificazioni è nata nelle principali città dell’Olanda.

Spuntano anche vecchie conoscenze del calcio italiano, come Livano Comenencia, giocatore che i tifosi della Juventus hanno avuto modo di apprezzare con la maglia della Next Gen. Nato a Breda e cresciuto nel PSV Eindhoven, il 21enne ha accettato di difendere Curaçao con la consapevolezza di poter giocare i Mondiali, dopo aver recitato un ruolo da protagonista la scorsa stagione in Serie C.

Haiti e Panama al Mondiale: è storia

In attesa di completare il quadro delle 48 qualificate ai Mondiali del 2026, è tempo di celebrare Haiti e Panama, che torneranno ad essere protagoniste a partire dal prossimo giugno nell’ambito torneo FIFA. Alla formazione panamense basta il 3-0 rifilato all’El Salvador, piegato da Blackman, David e Puma, con una classifica che non ha avuto bisogno di tener conto della differenza reti, complice il “suicidio sportivo” del Suriname, ko a sorpresa contro il Guatemala (3-1). Suriname qualificata al playoff internazionale solo grazie al dato dei “gol fatti“, migliore rispetto all’Honduras. Pari la differenza reti.

A 52 anni di distanza dall’ultima volta, tornerà a giocare un Mondiale anche Haiti, che batte la concorrenza di Honduras e Costa Rica nel proprio raggruppamento, staccando il pass per una competizione che manca dal 1974. 2-0 al Nicaragua firmato da Deedson e Providence e primo posto nel girone, con Honduras al secondo posto e Costa Rica addirittura terzo.

Playoff internazionale, due slot per i Mondiali da assegnare

Iraq e Repubblica Democratica del Congo già qualificate per l’ultimo atto del playoff internazionale che vale un posto ai Mondiali del 2026. Tutto questo grazie ad una miglior posizione nel ranking FIFA, come stabilito dal regolamento delle qualificazioni. A raggiungere Bolivia (Sudamerica) e Nuova Caledonia (Oceania), sono state proprio Giamaica e Suriname, che si giocheranno le loro ultime chances a marzo. Sei slot rimasti in vista della prossima estate: quattro di marca europea e due che verranno fuori dagli incroci intercontinentali.

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