Mondiali di nuoto: Ceccon argento di rabbia, Quadarella argento di felicità

  • Postato il 29 luglio 2025
  • Di Panorama
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In pochi minuti i Mondiali di nuoto regalano all’Italia due medaglie d’argento. Lo stesso metallo, ma sensazioni molto diverse, perché Simona Quadarella è felice per il secondo posto alle spalle della divina Ledecky, batte il record europeo dei 1500 che resisteva dal 2013 e soprattutto dimostra di aver dimenticato completamente la beffa delle Olimpiadi di Parigi quando si dovette accontentare del quarto posto. Non può gioire più di tanto invece per l’argento Thomas Ceccon anche se il tempo che realizza nei 100 dorso è ottimo (51”90) e l’atleta veneto lo sottolinea appena uscito dalla vasca. Ma dal campione olimpico e detentore del record mondiale sulla distanza ci si aspettava l’oro e lo stesso Ceccon prima dei Mondiali aveva detto che a Singapore andava per vincere.

Quadarella super

La gara di Simona è stata impeccabile. L’azzurra nella fase iniziale ha nuotato con il suo ritmo non interessandosi più di tanto di Ledecky e Pallister che viaggiavano a ritmi folli. Un’andatura che l’australiana ha pagato a caro prezzo, perchè la Quadarella agli 800 si è avvicinata e subito dopo ha superato la Pallister gestendo poi senza problemi il finale di gara mentre l’imprendibile Ledecky volava verso l’ennesimo trionfo. Quadarella più vicina a Ledecky e con tre anni per lavorare a cercare di superare quella che lei considera un mito. Alle Olimpiadi di Los Angeles, nel 2028, tutti dovranno fare i conti con l’azzurra.

Ceccon rimonta sfiorata

Meno efficace la gestione di Ceccon nei 100 dorso che ha nuotato troppo lentamente nella prima vasca, tanto da passare ai 50 metri con un distacco di 50 centesimi. Nella seconda vasca l’azzurro ha cercato la rimonta aumentando il ritmo ma sul filo di lana è stato beffato dal sudafricano Coetze per soli 5 centesimi. Per Ceccon è la seconda medaglia a questi Mondiali dopo il bronzo ottenuto nei 50 farfalla. L’azzurro si era lamentato per il programma delle gare troppo ravvicinate. “Non è possibile fare gare così ravvicinate. A Los Angeles se non verranno cambiati i tempi dovrò fare una scelta. Non è questione di cercare alibi, il 50 mentalmente è massacrante e non puoi essere fresco. Se lo fai dopo i 100 dorso non funziona. Almeno per me”.

Autore
Panorama

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