Mondiali, il sorriso amaro dell’Italia: la rivelazione sul ritiro di Jacobs e la crisi di Tortu, scenario da incubo nella velocità

  • Postato il 22 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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E’ stato un Mondiale da record per l’Italia, 7 le medaglie conquistate dagli azzurri a Tokyo con la spedizione più ricca di sempre. E ad aggiungere maggiore soddisfazione c’è anche il sesto posto nella classifica a squadre che tiene conto anche dei piazzamenti e delle finali raggiunte, una testimonianza di un settore in crescita evidente anche nel suo livello medio. Ma c’è un “ma” ed è rappresentato dal momento complicatissimo che sta vivendo la velocità azzurra soprattutto in ambito maschile.

L’anno terribile della velocità

Ad ammettere una crisi nella velocità azzurra ci pensa proprio il direttore tecnico della nazionale italiana Antonio La Torre: “Non abbiamo un altro Jacobs, e nel maschile non c’è un corrispettivo della quindicenne Doualla con quelle potenzialità. E’ un “annus horribilis” della velocità per una concomitanza di infortuni mal anche per la sfortuna. Senza quell’incidente a Jacobs, la staffetta sarebbe andata in finale. Non è stato un contatto volontario ma non ci hanno mostrato le immagini. Si sono visti ottimi risultati nella velocità ogni 4 anni, qui non è andata bene. Sara necessario approfondire le cause”.

La rivelazione sul ritiro di Jacobs e la crisi di Jacobs

Dopo la sua semifinale Marcell Jacobs ha parlato apertamente di ritiro, la delusione per un 10”16 chiaramente non sufficiente per sfidare i migliori velocisti al mondo. Un anno fa in finale a Parigi però lo sprinter di Desenzano aveva mostrato di poter essere ancora competitivo, l’ultimo anno però è stato un vero e proprio calvario costellato da tantissimi infortuni e pochissime gare. E proprio La Torre rivela: “La sua partecipazione alla staffetta dice tanto anche sei siamo di fronte a una riflessione importante che riguarda la sfera umana di un atleta che sta pensando a una scelta di vita importante. E’ rara la sua onestà nei confronti di se stesso e degli altri. E’ un leader vero e ci potrebbe aiutare nel ricambio generazionale, ma l’idea del ritiro non nasce a Tokyo ci sta pensando da tre mesi”.

Eroi di Tokyo che vivono un momento negativo, è il caso di Marcell Jacobs, di Gianmarco Tamberi ma anche di FilippoTortu. Il velocista azzurro che a Tokyo aveva portato il testimone per primo al traguardo nella 4×100 è reduce da oltre un anno di delusioni e ai Mondiali per la prima volta dopo tantissimo tempo è rimasto fuori dalla staffetta. Sulla sua stagione pesa anche lo scandalo “spy-story” che ha visto il coinvolgimento del fratello nella vicenda. La Torre lo coccola: “Non posso pensare a una velocità senza lui e Jacobs”. Ma la verità è che con questi risultati è difficile pensare a un ruolo importante per lo sprinter di Milano.

Gli scenari futuri della velocità

La nazionale italiana aspettava (e forse ancora aspetta) una stagione super da parte di Chituru Ali ma dopo un 2024 che lo ha visto andare peer la prima volta sotto i 10 secondi netti, il 2025 è stato un autentico disastro. Anche per lui trasferimento negli States, problemi fisici e risultati deludenti. Le generazioni al momento non offrono spunti di grande speranza Baffour non è riuscito ancora a fare il alto di qualità, Melluzzo ha fatto i conti con tanti problemi fisici e tra i giovanissimi non sembra esserci nessuno in grado di raccogliere il testimone dai veterani azzurri. L’unica speranza è rappresentata dal giovanissimo Diego Nappi (classe 2007) nei 200 e addirittura dalla possibilità di vedere Furlani cimentarsi nello sprint. Ma lo scenario futuro preoccupa.

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Virgilio.it

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