Mondiali Nuoto Singapore, dietro Ceccon un'Italia che vuole stupire. Martinenghi la certezza, Curtis il futuro
- Postato il 26 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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C’è un’Italia là fuori che sente di avere un compito mica facile: confermare o migliorare le 19 medaglie conquistate nell’ultima edizione dei mondiali di Doha, utilizzati come trampolino di lancio verso Parigi 2024, ma quelli in programma a Singapore somigliano a tutta un’altra storia. Perché le olimpiadi sono lontane tre anni e questo, per molti, è il tempo degli esperimenti. O dei ritorni, perché in fondo i mondiali scandiscono i tempi della vita di molti atleti.
- Paltrinieri a casa, incognita Pilato: ma c'è fiducia
- Ceccon per dettare legge, Martinenghi e Viberti per il colpaccio
- Cerasuolo carta pesante, D'Ambrosio tutto da scoprire
- L'eterna Quadarella e l'efant prodige Curtis: donne al bivio
- I fenomeni più attesi: McIntosh-Ledecky, che sfida!
Paltrinieri a casa, incognita Pilato: ma c’è fiducia
Cosa aspettarsi dalla spedizione italiana in terra asiatica? Il vento del rinnovamento soffia forte nel nuoto azzurro, che per l’occasione dovrà fare a meno della sua punta “storica” da un lustro a questa parte, vale a dire Gregorio Paltrinieri, che ha scelto di fermarsi dopo i tre argenti ottenuti nelle acque libere nelle scorse settimane (e Greg è andato anche sotto i ferri per risolvere un problema al gomito e ridurre la frattura all’anulare sinistro).
Dopo l’addio di Federica Pellegrini, Benedetta Pilato era sembrata sul punto di raccoglierne la pesantissima eredità: gareggerà nei 50 rana, ma dopo un’annata complicata la tarantina ha voglia unicamente di divertirsi e provare a vedere quello che sarà il riscontro della vasca. Senza troppi assilli, perché è evidente che questo non è il momento migliore attraversato dalla giovane nuotatrice pugliese.
Ceccon per dettare legge, Martinenghi e Viberti per il colpaccio
La stella polare, insomma, risponderà ancora al nome di Thomas Ceccon. Che è iscritto a ben 4 gare (50, 100 e 200 dorso e 100 farfalla), più le staffette. Dovrà sobbarcarsi una mole di lavoro enorme, il veneto, che pure ha dimostrato di avere le spalle larghe e che dopo i tre mesi di lavoro in Australia punta deliberatamente ad alzare l’asticella. Sui 100 dorso, dove è oro olimpico in carica, è il logico favorito, ma Ceccon in ogni gara dove si presenta lo fa con velleità di medaglie.
Una mano potrebbero dargliela al maschile Alessandro Razzetti, che nei 200 farfalla potrà giovarsi delle assenze pesanti di Marchand e Milak, che qualora avessero deciso di gareggiare avrebbero opzionato almeno un paio di posti sul podio. Gara che diventa intrigante anche per il redivivo Federico Burdisso, tornato prepotentemente sulla scena al Settecolli dopo i medi di lavoro a Gubbio (è da due anni che era uscito dal radar).
Cerasuolo carta pesante, D’Ambrosio tutto da scoprire
Nicolò Martinenghi e Ludovico Viberti hanno pieno diritto di sognare nei 100 rana: Martinenghi è probabilmente il grande favorito, ma Viberti quest’anno ha nuotato benissimo e se saprà confermarsi sul palcoscenico iridato potrà portare a casa una medaglia, e pure con margine.
Martinenghi avrà un’altra carta da giocare sui 50 rana, dove però è Simone Cerasuolo la pedina forte sulla quale l’Italia ha fatto capire di voler puntare tutto il cash. Nello stile libero, curiosità per vedere all’opera Carlos D’Ambrosio, al primo vero scontro nel nuoto dei “grandi”, ma con la voglia di stupire sin dalle batterie.
L’eterna Quadarella e l’efant prodige Curtis: donne al bivio
Tra le donne, la “capitana” è certamente Simona Quadarella, attesa al solito dalle gare lunghe (800 e 1.500) dove conta di mettersi al collo una medaglia, indipendentemente dal colore e dal metallo (soprattutto sugli 800, però, la concorrenza sarà spietata).
La copertina però se la potrebbe prendere Sara Curtis, l’enfant prodige del nuoto azzurro: gareggerà nei 50 e 100 stile libero e anche per lei la rassegna di Singapore rappresenta una sorta di battesimo nel gotha internazionale, dopo l’assaggio avuto a Parigi 2024. Quanto alle staffette, qualche ambizione di medaglia c’è (specie tra gli uomini con la 4×100), ma la concorrenza sarà davvero di livello eccelso.
I fenomeni più attesi: McIntosh-Ledecky, che sfida!
A conti fatti, ripetere quanto fatto a Doha 18 mesi fa appare abbastanza complicato. Anche perché di pesci grossi se ne vedono un’infinità tutt’intorno: tra gli uomini Leon Marchand punta a diventare l’uomo copertina del mondiale, ma occhio a David Popovici, tornato dominante sulle distanze lunghe (100 e 200) dello stile libero.
Tra le donne, le regine salvo sorprese risponderanno al nome di Summer McIntosh e Katie Ledecky: sarà una sfida tutta sull’assenza Canada-USA per capire chi riuscirà a portar via più medaglie da un mondiale che sa di transizione, perché una nuova generazione sta per prendere il sopravvento a pelo d’acqua. E perché Los Angeles non è poi così lontana come qualcuno vorrebbe pensare.