Mondiali su pista, Viviani chiude da campione: oro nell'Eliminazione a Santiago, ultima impresa da leggenda

  • Postato il 26 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Non poteva chiudere la carriera nel modo migliore: Elia Viviani ha piazzato l’ennesimo acuto, salutando il mondo del ciclismo col botto. Anzi con l’oro. All’ultima gara della sua straordinaria parabola sportiva il veronese ha centrato l’ennesimo trionfo, battendo ancora una volta tutti nell’Eliminazione. Terzo trionfo mondiale per Viviani, che aveva già vinto l’oro nel 2021 e nel 2022 in quella che è a tutti gli effetti la “sua” gara. Ora ha conquistato un fantastico tris a Santiago, ai Mondiali su pista organizzati nella capitale cilena: potrà raccontare di aver salutato lo sport da campione del mondo in carica.

Elia Viviani nella leggenda del ciclismo

Elia Viviani, 36 anni, nella leggenda dello sport italiano c’era già entrato. Aveva conquistato l’oro olimpico nell’Omnium a Rio de Janeiro nel 2016, era stato portabandiera alla successiva edizione dei Giochi, a Tokyo. In più, in carriera ha centrato ben 90 successi in strada, anche se il suo grande amore è sempre stato la pista. E proprio sulla pista ha chiuso alla grandissima, regalando all’Italia il secondo oro della spedizione sudamericana dopo quello conquistato dalle ragazze nell’Inseguimento a squadre. Terza medaglia totale dopo il bronzo nella madison di Consonni e Guazzini. Una vittoria giunta grazie al “solito” capolavoro tecnico e tattico, una vera e propria lezione da parte di Viviani.

Viviani, capolavoro mondiale nell’Eliminazione

Dopo aver steccato la corsa a punti, Elia s’è rifatto con gli interessi in quella che è la sua specialità d’elezione, l’Eliminazione. Una gara che Viviani ha affrontato mantenendo sempre le prime posizioni del gruppo, controllando la situazione, marcando a vista gli avversari più pericolosi. Le eliminazioni dei vari Hansen e Walsh gli hanno spianato la strada, anche perché l’azzurro è riuscito sempre a mettersi al riparo da brutte sorprese, gestendo al meglio la situazione nei vari sprint. Ma è nel finale che Viviani ha giocato le sue migliori carte, prima eliminando l’olandese Yoeri Havik, poi spuntandola sul neozelandese Campbell Stewart.

L’abbraccio col Ct Villa e la commozione del team

Un successo che ha riempito di gioia Viviani, naturalmente, e tutta la squadra italiana, a cominciare dal Ct Marco Villa. Commovente l’abbraccio tra il veronese e i compagni di squadra e dello staff, intensissimo poi il saluto all’allenatore con cui ha rilanciato l’intero movimento della pista, che fino a qualche anno fa viveva una crisi nerissima. Ma la vittoria di Viviani ha fatto felici tutti i ciclisti in gara a Santiago, compresi i suoi avversari diretti. Perché l’azzurro, simbolo di correttezza e di passione, è sempre stato uno dei personaggi più amati del circus. A cui, inevitabilmente, mancherà.

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Virgilio.it

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