Mondiali Tokyo, Simonelli oltre la sfortuna: "Fuori per tre millesimi? Ho dato tutto ciò che avevo..."
- Postato il 16 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Un mare di rimpianti e un crono che balenerà nella testa per mesi: avesse ripetuto il 13”05 che gli valse l’oro europeo lo scorso anno a Roma, Lorenzo Ndele Simonelli oggi avrebbe un argento mondiale al collo. Ma quest’anno le gambe non hanno mai girato come nell’estate del 2024 e quel 13”22 corso in semifinale non è bastato per accedere all’ultimo atto della rassegna iridata. Anche se la sorte s’è accanita per davvero nei riguardi dell’atleta laziale.
- Incredibile eliminazione: tre atleti con lo stesso tempo
- Simonelli comunque contento: "Già un miracolo averci provato..."
- Delusioni azzurre: Saraceni sorride, Tecuceanu sconsolato
Incredibile eliminazione: tre atleti con lo stesso tempo
Perché a decretarne l’esclusione dalla finale sono stati tre maledettissimi millesimi, quelli che hanno premiato il francese Just Kwaou-Mathey, che con 13”22.215 ha beffato anche il giamaicano Demario Prince (13”22.217), un millesimo più veloce rispetto a Simonelli (13″22.218). Beffa atroce, anche perché ci sono stati atleti che hanno chiuso ai primi due posti con tempi più alti di quelli dei tre atleti, ma che pure hanno guadagnato la chance di giocarsi poi la finale proprio in virtù del piazzamento ottenuto nelle loro batterie.
A sorpresa (ma nemmeno troppa) anche Grant Holloway, campione olimpico in carica, ha mancato l’accesso alla finalissima, ma l’americano era dato in non perfette condizioni. Così il suo erede alla fine è stato Cordell Tinch, unico capace di scendere sotto il muro dei 13 secondi (per un centesimo). Il giamaicano Orlando Bennett, uno dei due atleti che era andato in finale con un tempo superiore a quello di Simonelli, ha chiuso secondo con 13”08, l’altro giamaicano Tyler Mason bronzo con 13”12. Tutti tempi che un Lorenzo in condizioni “normali” avrebbe potuto correre senza grossi problemi.
Simonelli comunque contento: “Già un miracolo averci provato…”
Alla fine il 23enne originario della Tanzania s’è mostrato sereno, consapevole di aver dato fondo a tutte le proprie energie di cui disponeva. “Ho dato il massimo, sono rimasto concentrato e ho voluto dare tutto ciò che avevo. Ho passato una stagione difficilissima, per questo dico che un risultato così, anche se lascia tanto amaro in bocca, non è da disprezzare.
Già è tanto che sono riuscito ad arrivare a questo mondiale in condizioni decenti, per cui è giusto essere dispiaciuti ma è anche giusto riconoscere che più di così non potevo fare. Dispiace non essere entrati in una finale che era alla mia portata. Restarne fuori per tre millesimi fa male: avessi corso nella prima batteria sarei entrato senza problemi, ma la fortuna non è stata dalla mia parte”. A Caorle, a inizio agosto, Simonelli aveva corso 13”18, tempo che gli avrebbe garantito un posto in finale. “Ripeto, io sono comunque contento. Anche se quei tre millesimi mi perseguiteranno a lungo…”.
Delusioni azzurre: Saraceni sorride, Tecuceanu sconsolato
Delusioni diverse quelle di Matteo Sioli, Edoardo Scotti, Catalin Tecuceanu ed Erika Saraceni. Quest’ultima, al debutto assoluto sul palcoscenico iridato (è campionessa europea Under 20) e il mancato accesso alla finale non è sembrato rovinarle il viaggio. “L’obiettivo erano gli Europei Under 20, poi c’è stata questa opportunità e me la sono goduta tutta. Peccato aver fatto solo un salto buono (13.82), ma so che il mio turno arriverà. Non stavo benissimo quando sono venuta in Giappone, poi però mi sono sentita bene, ma non è entrata la misura. Peccato, ma è stata una bella esperienza”.
Tecuceanu, fuori dalla semifinale degli 800, non ha accampato scuse: “Annata difficile, ma spero di poter ripartire da questa batosta che fa veramente male. Veramente non c’ero con la testa”. Edoardo Scotti invece nei 400 ha mancato la finale, ma più per stanchezza che per demeriti: “Mi sentivo veramente sfinito, ho cercato di lottare ma non sono riuscito a cogliere la ciliegina su una torta comunque importante. Quando ricorderò questo 2025 guarderò questa torta e sarò contento”.
Quanto a Matteo Sioli, tre errori a 2.28 sono costati un’eliminazione che brucia: “Ci credevo, stava andando tutto bene, poi purtroppo sono incappato in questa serie sfortunata ed è andata come è andata. Ho avvertito un po’ la responsabilità del momento, però so che potevo e dovevo far meglio”.