Mondiali Volley, l’Italia di De Giorgi deve seguire le orme di Sylla ed Egonu: “Ci attende un crescendo di difficoltà”
- Postato il 13 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Le ragazze hanno tracciato la via, gli uomini dovranno provare a ricalcarne le orme. Ma il compito che li attende sarà piuttosto complicato, perché la strada che porterà l’Italia di Fefé De Giorgi a riconfermarsi sul trono mondiale sarà certamente piena di ostacoli e difficoltà. La concorrenza ampia da un lato, la consapevolezza (forse) di non vivere il miglior momento di forma dall’altro: sono già due fattori chiave per provare a dare un senso a un mondiale che per l’Italia comincerà nel pomeriggio italiano di domenica (ore 15,30), avversaria la morbida Algeria.
- Con l’Algeria un debutto soft, ma l’Italia è alla ricerca della sua identità
- L’ultima esclusione, la più dolorosa: “Dispiace per Sanguinetti”
- I 14 di Velasco: tornano Russo e Anzani, Bottolo titolare con Michieletto
- L’assenza di Lavia e la capacità di “assorbire il colpo”
Con l’Algeria un debutto soft, ma l’Italia è alla ricerca della sua identità
A Manila l’Italia è arrivata con un carico di attese, ma anche con la voglia di capire a che punto e del suo percorso di risalita dopo la medaglia di legno olimpica e dopo l’argento conquistato nella recente VNL, battuti in finale (nettamente, va detto) da una Polonia che non a caso nelle Filippine si presenta con i favori del pronostico.
“Abbiamo voglia di iniziare, perché il percorso di avvicinamento è stato lungo e dispendioso, esattamente come la VNL che è e rimane una manifestazione molto importante per noi in virtù di ciò che siamo riusciti a costruire”, ha commentato De Giorgi a poche ore dal debutto.
“Sulla carta l’Algeria è la squadra materasso del girone (che comprende anche Belgio e Ucraina), però la conosciamo poco e pertanto solo scendendo in campo capiremo quali insidie nasconderà la partita. Belgio e Ucraina sappiamo chi sono: i belgi nel 2026 disputeranno la VNL e dimostrano ogni anno che passa di essere in crescita costante, gli ucraini li abbiamo affrontati di recente e ne conosciamo le peculiarità anche tecniche. Sarà un crescendo di difficoltà, come è giusto che sia in un mondiale”.
L’ultima esclusione, la più dolorosa: “Dispiace per Sanguinetti”
L’Italia che è sbarcata a Manila dopo due test incoraggianti tenuti in Giappone è orfana di Daniele Lavia, infortunatosi in allenamento (con una lunga scia di polemiche). Ma ha recuperato sia Romanó che Gargiulo, con De Giorgi “costretto” a rispedire a casa Giovanni Sanguinetti. “Dispiace sempre dover fare dei tagli, ma avevamo un paio di situazioni da monitorare e questo mi ha obbligato a portar via un giocatore in più rispetto ai 14 che avrei potuto convocare già prima della partenza dall’Italia.
Questo è l’aspetto più brutto del mio lavoro: quando escludi qualcuno stai male, perché non vorresti mai dare un dispiacere così grande, ma sono cose che fanno parte della vita di un CT. Da giocatore quella del “taglio” è una sensazione che ho vissuto anch’io, ma Sanguinetti ha fatto un grosso lavoro e con tutta la squadra e lo staff gliene saremo grati per tutta la durata del torneo”.
I 14 di Velasco: tornano Russo e Anzani, Bottolo titolare con Michieletto
La vera novità rispetto al percorso di VNL è il rientro in pianta stabile di Roberto Russo, che gioca nello stesso ruolo di Sanguinetti e che dividerà il campo con Gargiulo, Galassi e Anzani (assente a Parigi 2024 dopo l’operazione al cuore per ridurre i problemi di aritmia cardiaca).
Per il resto, nessuna sorpresa: Bottolo sarà presumibilmente il nuovo titolare in banda accanto a Michieletto, con Sani e Luca Porro, Rychlicki e Romanó si alterneranno nel ruolo di opposto, Giannelli e Sbertoli al palleggio, Balaso e Pace come libero.
L’assenza di Lavia e la capacità di “assorbire il colpo”
De Giorgi ha rivolto anche un ultimo pensiero legato all’assenza di Lavia: “Daniele è un giocatore molto importante per noi, sotto tutti i punti di vista, e sono stati bravi i ragazzi che hanno assorbito l’accaduto e si sono messi a cercare da subito il miglior meccanismo e le migliori soluzioni possibili. Purtroppo non possiamo farci nulla, ma era fondamentale che la squadra desse una risposta immediata per far fronte a questa spiacevole situazione che si è venuta a creare”.
Insomma, l’Italia che proverà a difendere il titolo conquistato tre anni fa in Polonia sa che la strada sarà piena di ostacoli: proprio i polacchi sembrerebbero essere quelli favoriti, con Brasile e Francia in seconda battuta, più Giappone e USA come potenziali outsider. E gli azzurri che dovranno trovare la loro collocazione tra le grandi del mondo. Egonu, Sylla e compagne hanno tracciato la via: a Giannelli e compagni il compito di ricalcarne le orme.