Monopattini elettrici, “targhino” obbligatorio. Ecco cosa succede

  • Postato il 3 luglio 2025
  • Di Panorama
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Stretta definitiva sui monopattini elettrici. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha introdotto l’obbligo del “targhino”: un contrassegno adesivo identificativo, non rimovibile, prodotto dalla Zecca dello Stato e distribuito dalla Motorizzazione civile. A differenza di targa e libretto, il “targhino” sarà legato al conducente, non al veicolo.

Le novità

Il nuovo adesivo avrà dimensioni di 5×6 cm, sei caratteri alfanumerici su sfondo bianco riflettente, e dovrà essere applicato tra i 20 e i 120 cm da terra, preferibilmente sul parafango posteriore. L’assenza del contrassegno comporterà una sanzione amministrativa da 100 a 400 euro.

Tra le novità introdotte con la riforma del Codice della Strada anche l’obbligo di indossare il casco per tutti, indipendentemente dall’età, e il divieto di circolazione su strade extraurbane. I monopattini potranno muoversi solo su strade urbane con limite di velocità a 50 km/h.

Il targhino, non essendo legato al veicolo, servirà a identificare il conducente responsabile di eventuali violazioni o incidenti, colmando un vuoto normativo che finora aveva ostacolato multe e risarcimenti.

L’introduzione del targhino rappresenta un passaggio cruciale per regolamentare l’uso del monopattino elettrico nelle città italiane. Il decreto del Ministero, che attua quanto previsto dalla legge 177/2024, ha l’obiettivo di superare l’anonimato di questi mezzi, spesso coinvolti in infrazioni non sanzionabili proprio per l’assenza di identificazione. Il contrassegno, personale e non trasferibile, non equivale a una vera immatricolazione ma consente un controllo più efficace e diretto sulla responsabilità del conducente. La misura punta anche a facilitare l’attuazione dell’obbligo di assicurazione RCA e ad aumentare la sicurezza per tutti gli utenti della strada.

Le critiche

Il provvedimento entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ma i Comuni, attraverso la voce dell’ANCI, chiedono chiarezza e risorse: “Manca ancora il decreto che stabilisce il costo del contrassegno”, ha dichiarato Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona. “Senza più agenti e controlli, sarà difficile garantire l’applicazione delle nuove regole”.

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Panorama

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