Moody’s conferma il rating “Baa3” dell’Italia e alza l’outlook a positivo. Giorgetti: “Frutto del lavoro serio”
- Postato il 23 maggio 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Moody’s Ratings ha confermato il rating “Baa3″ dell’Italia e ha alzato l’outlok da stabile a positivo. Lo rende noto l’agenzia di rating internazionale in un comunicato. La modifica dell’outlook a positivo, sottolinea Moody’s, riflette “il miglioramento delle prospettive fiscali sullo sfondo di una performance fiscale migliore del previsto nel 2024 e di un ambiente politico interno stabile che aumenta la probabilità che i parametri fiscali continuino a migliorare in linea con il piano fiscale-strutturale di medio termine del governo”.
Le prospettive positive sono sostenute anche “da un mercato del lavoro solido, da bilanci solidi di famiglie e imprese e da un settore bancario sano. Gli ulteriori miglioramenti previsti nella posizione netta degli investimenti internazionali dovrebbero sostenere la resilienza economica e ridurre il rischio dell’Italia al rischio di eventi”. La conferma del rating Baa3 tiene conto “della grande economia italiana e dell’efficacia delle istituzioni e della governance”.
“Il giudizio di Moody’s è il frutto del lavoro serio e silenzioso che stiamo portando avanti dall’inizio del governo“, ha commentato in una nota il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. “Un risultato che arriva inoltre – aggiunge – in un contesto dove a fronte di giudizi negativi diffusi c’è un paese, l’Italia, al quale viene riconosciuto un upgrade significativo”. “Voglio anche sottolineare – prosegue il ministro – che questo risultato porta un beneficio alle famiglie, imprese e persino alle banche italiane”.
L’agenzia Moody’s prevede che il debito pubblico raggiungerà il 138,4% del pil nel 2026 e nel 2027, in aumento rispetto al 135,3% dell’anno scorso. “Dal 2028 in poi, avanzi primari sostenuti dovrebbero portare il peso del debito a un graduale calo“, si legge in una nota.
Moody’s dal 2018 mantiene il rating del Paese a Baa3, il più basso fra le maggiori agenzie corrispondente al BBB- di S&P e Fitch e appena un gradino sopra il junk (spazzatura). Per trovare l’ultima azione migliorativa dell’agenzia newyorchese bisogna andare indietro addirittura al maggio 2002, quando il merito di credito della Repubblica fu portato da Aa3 ad Aa2. L’11 aprile scorso, l’altra grande agenzia, Standard&Poor’s, ha alzato il rating dell’ Italia portandolo da BBB a BBB+ con outlook stabile.
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