Morta Mabel Bocchi, la prima Divina ribelle del basket e dello sport italiano nella Italia Basket Hall of Fame

  • Postato il 4 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Parlava latino con Uljana Semionova, si era trasferita in Calabria lasciandosi alle spalle Milano con le sue virtù e gli effetti collaterali e aveva scelto una vita allegra, vivace ma costruita su affetti saldi. La prima Divina dello sport italiano, Liliana Mabel Bocchi semplicemente Mabel, si è spenta a 72 anni dopo essere diventata una icona dello sport azzurro. Nata a Parma nel 1953, Mabel Bocchi è considerata da molti la più grande cestista italiana di tutti i tempi, un talento assoluto visto sui parquet nazionali e internazionali per oltre un decennio. Poi ha intrapreso la carriera giornalistica, prestando la sua competenza alla televisione per poi uscire di scena con eleganza e senza rimpianti.

Mabel Bocchi, una ribelle che amava lo sport

Il mondo del basket piange una donna caparbia, forse controcorrente e ostinata ma di una simpatia totale nel suo essere personaggio televisivo e sportiva di qualità. A Parma, Bocchi incominciò a giocare per diletto e per passione, preferendo il basket per la sicurezza economica dopo atletica e pallavolo.

La sua carriera iniziò precocemente nel 1968 con la Partenio Avellino, che trascinò subito alla promozione in Serie A. Ma è l’anno successivo, con il trasferimento al Geas Sesto San Giovanni, che iniziò la leggenda.

Il simbolo del Geas

Con la maglia del Geas giocò fino al 1978 e dominando in campo femminile: 8 scudetti vinti (1970, 1971, 1972, 1974, 1975, 1976, 1977 e 1978) e una Coppa dei Campioni (1978), vittoria storica. Scorrendo le statistiche sembra davvero arrivata da un contesto alieno al resto del basket di allora. Un talento eccezionale abbinato a una indole ribelle, poco accomodante.

Bocchi chiuse poi la carriera giocando nell’Accorsi Torino (1979-1981) e nella GBC Milano (1982), lasciando la Serie A con numeri notevolissimi e che la rendono davvero unica: 241 presenze e 3.319 punti realizzati.

Mabel Bocchi all’epoca della GEAS

La Nazionale e il ricordo della FIP

Meraviglioso il suo percorso con la maglia azzurra: in Nazionale, Mabel vanta 113 presenze e 984 punti. Un record. Tra i suoi successi spicca la medaglia di bronzo agli Europei di Cagliari 1974 e ai Campionati del Mondo del 1975 in Colombia fu la seconda miglior realizzatrice del torneo tanto che venne eletta dalla FIBA miglior giocatrice al mondo.

Ebbe anche l’onore e il merito di comparire nella Italia Basket Hall of Fame nel 2007. La sua attitudine, l’essere spigliata la portò al giornalismo e anche a tentare la strada del cinema come succedeva in quegli anni.

La Lega Basket ha rivolto ai suoi un ricordo della più grande cestista azzurra, scomparsa oggi. “Il Presidente della Lega Basket Serie A Maurizio Gherardini, assieme ai 16 club, esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa di Mabel Bocchi, stella del basket femminile che ha conquistato 8 Scudetti e una Coppa Campioni con la GEAS negli anni ’70. Unanimemente considerata la più grande giocatrice di tutti i tempi del basket femminile italiano, è stata protagonista anche con la nazionale in un periodo particolarmente vincente del basket femminile italiano.

Terminata la carriera agonistica, era diventata giornalista professionista conducendo poi lo spazio basket nel programma RAI “La Domenica Sportiva”. Successivamente aveva collaborato nel campo del fitness e dell’alimentazione a molte testate, fra cui il Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport”. Condoglianze a cui si è unita anche la Federazione.

“Ricevuta la drammatica notizia, il presidente Giovanni Petrucci ne piange la scomparsa nel ricordo di un’amicizia di una vita, da quando Segretario generale la conobbe, ricordando i tanti momenti agonistici e i successi professionali che Mabel ha colto. Forte è il senso di vicinanza in questo momento del presidente Petrucci alla famiglia Bocchi, interpretando il cordoglio della FIP e della pallacanestro italiana. Sempre all’avanguardia, sempre innovatrice, dalla forte personalità, sempre se stessa, Mabel ci mancherà. Come persona e come protagonista del nostro mondo”, si legge.

Mabel Bocchi con la divisa GEAS

Le incursioni televisive alla DS e al cinema

A partire da quel 1978, ancora in attività, Mabel Bocchi intraprese una carriera parallela come giornalista sportiva in televisione, diventando un volto familiare per il grande pubblico. Da allora fu un crescendo con le sue incursioni alla Domenica Sportiva, soprattutto quando viveva a Milano città che ha abbandonato negli ultimi anni ma dove rimase, disse, il suo ex marito.

Negli anni ’80 le fu cucito addosso un ruolo in una delle celebri commedie dell’epoca, “Lui è peggio di me”, al fianco di Renato Pozzetto e Adriano Celentano. Oltre alla televisione, si è dedicata poi alla scrittura conquistando da professionista un ruolo di commentatrice e narratrice alla Gazzetta.

Simpatica e divertente, furono tanti i flirt che le furono attribuiti. Addirittura Playboy le avanzò una proposta per farne una delle sue protagoniste. Mabel non era tipo da seguire le mode, i trend. E declinò senza rimpianti, come tante altre questioni come ammise lei stessa in una delle ultime, straordinarie interviste.

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