Morte di Emanuela Ruggeri, si indaga sulle ultime ore: il messaggio alla mamma e il materasso sul corpo

  • Postato il 23 luglio 2025
  • Cronaca Nera
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Era uscita di casa il 14 luglio intorno alle 20.35 per cenare con amici e poi aveva mandato un messaggio alla madre: “Sono al mare e ho il telefono scarico”. È l’ultimo contatto che Emanuela Ruggeri ha avuto prima di essere trovata morta domenica sera 20 luglio tra le sterpaglie a ridosso di via del Mandrione, nel quartiere Tuscolano a Roma. Il corpo era nascosto dietro un materasso: indossava gli stessi vestiti con cui l’aveva vista l’ultima volta la madre che, non avendo più sue notizie, aveva lanciato un appello sui social.

Dai primi risultati degli esami autoptici è arrivata la conferma che sul corpo della 32enne non emergono fratture o contusioni compatibili con un’azione violenta. L’ipotesi degli inquirenti è che a ucciderla possa essere stata una overdose. Ruggeri in passato aveva infatti fatto uso di eroina ed era stata assistita presso il Serd in via dei Sestili, al Quadraro, poco distante dal Mandrione. Per confermare questa pista, però, è necessario attendere i risultati degli esami tossicologici. Ci sono comunque diversi dubbi da sciogliere: insospettisce il luogo del ritrovamento del cadavere, in mezzo ai rifiuti, tra le sterpaglie e coperto da un materasso, che potrebbe indicare la presenza di qualcuno che non l’ha soccorsa al momento della morte. La madre della vittima, infatti, ha ipotizzato che la donna fosse stata portata lì poiché non guidava e il punto del ritrovamento è lontano dalla sua abitazione. “Forse conoscenze sbagliate”, ha detto. Il reato ipotizzato dalla procura di Roma, al momento, è di morte in conseguenza di altro reato. Per chi indaga la donna sarebbe morta nel luogo stesso del ritrovamento.

Con sé Ruggeri aveva i documenti, ma gli investigatori non hanno trovato il cellulare. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti e contatti della donna. L’ultimo avvistamento della 32enne risalirebbe a venerdì 18, all’altezza della stazione Malatesta, e lo stesso giorno un’altra persona l’avrebbe vista nella zona della Togliatti, vicino al Quarticciolo. Non è chiaro se fosse con qualcuno. Si ipotizza che Ruggeri sia morta proprio venerdì e rimasta, esposta al calore, nascosta da un materasso in via del Mandrione. Questo potrebbe spiegare l’avanzato stato di decomposizione del corpo.

Proprio la persona che ha permesso il ritrovamento, Antonio Andreuccioli, 65enne che ha dato l’allarme mentre portava a spasso il cane, ha raccontato a Repubblica che era da venerdì che sentiva un cattivo odore provenire dalle sterpaglie. Poi l’uomo domenica ha deciso di guardare meglio e ha trovato il cadavere “posizionato appositamente perché nessuno potesse vedere il corpo passando sulla strada”.

Gli inquirenti stanno analizzando anche le telecamere presenti nella zona nella speranza che abbiano immortalato elementi utili alle indagini. L’obiettivo è individuare se ha incontrato qualcuno che le ha passato o venduto la droga e in questo ambito sarà fondamentale verificare gli eventuali contatti avuti dalla donna tra il 14 e il 15 luglio. Gli inquirenti non escludono che il telefono le possa essere stato sottratto dopo il decesso.

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Il Fatto Quotidiano

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