Morte Mario Biondo, dopo 12 anni la svolta. La Spagna ammette: “Forse non fu suicidio”
- Postato il 7 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Dodici anni dopo la misteriosa morte del cameraman palermitano Mario Biondo, avvenuta il 30 maggio 2013, arriva una svolta giudiziaria che per la famiglia ha però il sapore della beffa. Un tribunale di Madrid, l’Audiencia Provinciale, ha riconosciuto per la prima volta che la morte dell’uomo “potrebbe non essere stata un suicidio”, accogliendo di fatto la tesi avanzata nel 2022 dal Tribunale di Palermo. Si tratta della prima volta in cui una corte spagnola ammette la possibilità di un omicidio, smentendo la versione ufficiale sostenuta finora dalle autorità iberiche. Tuttavia, pur riconoscendo le incongruenze e le nuove prove, i giudici spagnoli hanno respinto l’appello presentato dai familiari, spiegando che il caso “è passato in giudicato”, ossia non può essere riaperto per motivi di procedura.
Le nuove prove e le omissioni delle indagini
Fin dall’inizio, la polizia spagnola aveva classificato la morte come suicidio, ipotesi confermata da un giudice istruttore. Ma la famiglia Biondo non ha mai creduto a questa versione. Oggi, il tribunale di Madrid riconosce l’esistenza di “numerose prove periziali e una copia di una sentenza giudiziaria da cui sembrano derivare indicazioni che la morte di Biondo non sia stata suicida”. Nonostante ciò, l’appello è stato respinto per ragioni formali.
“Il tribunale sottolinea che nel momento del ritrovamento del cadavere, nell’immediatezza dei fatti, si sarebbero dovute sviluppare attività investigative (intercettazioni ambientali e telefoniche, acquisizioni di perquisizioni) che non sono state fatte e che, dato il tempo trascorso, non avrebbero potuto essere sviluppate dalle autorità giudiziarie italiane”, evidenzia lo studio legale Vosseler, che rappresenta in Spagna i genitori Pippo e Santina Biondo. Gli avvocati annunciano inoltre che si “lascia aperta la porta a un possibile ricorso davanti al tribunale costituzionale, che presenteremo”.
Un caso irrisolto tra Italia e Spagna
Mario Biondo, cameraman siciliano sposato con la nota conduttrice di Telecinco Raquel Sanchez Silva, fu trovato morto nel soggiorno della loro casa di Madrid mentre la moglie era fuori città. Era il 2013, e la giustizia spagnola archiviò subito il caso come suicidio. I genitori, Santina D’Alessandro e Pippo Biondo, iniziarono una lunga battaglia per far riconoscere che il figlio era stato ucciso. In Italia, la Procura di Palermo aprì un’indagine per omicidio, arrivando a disporre la riesumazione del corpo. Pur riconoscendo “numerosi segmenti probatori che depongono per la tesi omicidiaria”, l’inchiesta fu chiusa per l’impossibilità di raccogliere ulteriori prove a causa del tempo trascorso.
Ora la decisione dell’Audiencia di Madrid riaccende il caso, offrendo un riconoscimento tardivo ma significativo. Nel frattempo, la famiglia Biondo continua la sua battaglia legale, sostenuta anche dall’attenzione mediatica riaccesa dalla docu-serie Netflix ‘Le ultime ore di Mario Biondo’.
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