Morti sul lavoro, Inail: in quattro mesi 286 vittime. In lieve calo le denunce di infortunio, ma salgono per gli studenti
- Postato il 5 giugno 2025
- Lavoro
- Di Il Fatto Quotidiano
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Nei primi quattro mesi dell’anno i morti sul lavoro sono saliti a 207, tre in più (+1,5%) rispetto alle 204 registrate nel 2024 e nel 2019, due in più rispetto al 2023, 16 in più rispetto al 2022, 51 in meno sul 2021 e 11 in meno sul 2020. Tenendo conto anche dei decessi causati da infortuni in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro, le vittime salgono a 286. I morti in itinere sono stati 79, 18 in più rispetto ai 61 registrati nel 2024 (+29,5%).
Magra consolazione il fatto che dai dati Inail emerga una diminuzione delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (al netto degli studenti). Nel primo quadrimestre sono state 130.545, in calo dell’1,7% rispetto alle 132.772 dei primi quattro mesi del 2024, dell’1,2% rispetto al 2023, del 36,8% rispetto al 2022, dell’8,5% sul 2021, del 4,2% sul 2020 e del 10,5% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica. Tenuto conto dei dati sul mercato del lavoro rilevati mensilmente dall’Istat, l’incidenza infortunistica passa dalle 630 denunce di infortunio in occasione di lavoro ogni 100mila occupati Istat di aprile 2019 alle 539 del 2025, con un calo del 14,4%. Rispetto ad aprile 2024 la riduzione è del 2,8%.
Salgono in compenso le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado, che dal 2023 sono coperti da tutela Inail sia a scuola sia quando partecipano a percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). Sono state 34.268, in aumento del 3,1% rispetto alle 33.237 del 2024, di cui 770 in Pcto, in riduzione del 13% rispetto al 2024. Cinque le denunce di infortunio con esito mortale. L’incidenza degli infortuni a studenti rappresenta il 17,8% del totale delle denunce registrate nel 2025. La Lombardia è la regione che presenta più denunce (23% del totale nazionale), seguita da Veneto (13%), Emilia Romagna (11%) e Piemonte (11%).
Tornando ai dati generali sui lavoratori, tra i settori con il maggior aumento di infortuni in occasione di lavoro si segnala la sanità e assistenza sociale (+1,2%) mentre si registrano cali per il noleggio e servizi di supporto alle imprese (-6,0%), il comparto manifatturiero (-5,9%), il trasporto e magazzinaggio (-3,0%) e le costruzioni (-1,1%). Il numero delle denunce di infortuni sul lavoro, specifica l’Inail, ha segnato un -1,5% nella gestione Industria e servizi (dai 117.957 casi del 2024 ai 116.140 del 2025), un -5,3% in Agricoltura (da 7.757 a 7.343) e un +0,1% nel Conto Stato (da 7.058 a 7.062).
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