Morto a 65 anni per un tumore al polmone dopo una vita tra le carrozze piene di amianto delle Ferrovie dello Stato

  • Postato il 18 luglio 2025
  • Ambiente
  • Di Paese Italia Press
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Catania, 17 luglio 2025 – Dopo quasi dieci anni dalla morte , arriva il giudiziario : il Tribunale di Catania ha condannato l’INAIL a costituire una resa di reversibilità a favore della vedova di CF , ex aggiustatore meccanico delle Ferrovie dello Stato , morto a 65 anni per carcinoma polmonare . Il tumore , nonostante l’uomo fosse un fumatore , è stato riconosciuto come malattia professionale da esposizione all’amianto , e l’indennizzo alla vedova , complessivamente, supera i 150mila euro .

CF, originario di Catania , ha prestato servizio per 38 anni presso vari stabilimenti di RFI SpA ., prima nel Deposito Locomotive dell’Officina Veicoli Catania , poi trasferito presso l’Ufficio Esercizio Navigazione di Messina , e successivamente presso quello di Palermo . Durante tutta la sua carriera ha lavorato senza protezioni adeguate a contatto diretto con componenti ferroviari contenenti amianto : freni, guarnizioni, rivestimenti interni ed esterni delle locomotive , spesso spruzzati con fibra d’amianto per proteggerli dal calore .

Nel 2013 la diagnosi : carcinoma polmonare . Tre anni dopo , il decesso . L’INAIL ahinizialmente negato il nesso causale tra l’attività lavorativa e la malattia, rifiutando il riconoscimento della patologia come professionale e costringendo la moglie, assistita dall’Avv. Ezio Bonanni , presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto , a presentare ricorso. Il Tribunale, dopo due consulenze medico-legali e l’analisi dell’esposizione ad agenti cancerogeni sul luogo di lavoro, ha accolto le istanze.

“ Questa sentenza è un atto di verità e giustizia perché riconosce che anche il tumore al polmone di lavoratore un fumatore può avere un’origine professionale – dichiara Bonanni. “ Ancora oggi, nonostante decine di sentenze, l’INAIL continua a negare il nesso con l’esposizione all’amianto, lasciando le famiglie sole in battaglie legali lunghe e dolorose . Questa condanna non è solo un risarcimento economico, ma un riconoscimento umano e morale. Restituisce dignità a un uomo che ha lavorato una vita tra polveri invisibili e silenzi colpevoli, e alla sua famiglia che non ha mai smesso di cercare giustizia ” – concludono.

Il caso di CF si inserisce in una lunga serie di morti silenziose legate all’amianto nelle Ferrovie . L’VIII Rapporto ReNaM INAIL documenta 795 casi di mesotelioma nel comparto ferroviario , di cui 153 tra aggiustatori meccanici ed elettricisti. Numeri sottostimati , che non includono altre patologie come asbestosi, tumore della laringe e – come il caso in questione – del polmone. La coibentazione con amianto è stata sistematicamente impiegata nelle locomotive italiane dalla metà degli anni ’50 fino agli anni ’90 . La bonifica , iniziata in ritardo, si è conclusa solo all’inizio degli anni 2000 .

L’ ONA è attivo con assistenza gratuita tramite il sito www.osservatorioamianto.it e il numero verde 800 034 294.

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