Morto dopo l’uso del taser, a uccidere Elton Bani un arresto cardiaco: tre colpi, due alla schiena

  • Postato il 20 agosto 2025
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elton bani

Genova. Elton Bani, il muratore 41enne colpito con il taser durante un intervento dei carabinieri a Manesseno, è morto per arresto cardiaco.

I risultati dell’autopsia

La conferma è arrivata al termine dell’autopsia, eseguita mercoledì dalla medico legale Isabella Caristo, cui è stata affidata dalla sostituto procuratore Paola Calleri.

Caristo ha appurato che sul corpo di Bani sono presenti escoriazioni e i segni di tre colpi sparati con il taser: uno ha colpito l’uomo di striscio, frontale, mentre gli altri due, andati a segno, lo hanno preso alla schiena, come hanno confermato i dardi, che una volta espulsi dalla pistola restano attaccati al corpo. Non è stato possibile accertare quante scosse abbiano dato i dardi, sé singola o doppia, anche se inizialmente si è parlato di tre colpi e quattro scariche.

Stando agli accertamenti Bani non soffriva di patologie particolari né di cuore, ma non è escluso che domenica avesse assunto droghe o alcol, visto lo stato di estrema alterazione in cui si trovava quando sono arrivati i militati del nucleo radiomobile. Per avere conferma bisognerà attendere i risultati dei test tossicologici, che arriveranno tra qualche giorno.

La prima ricostruzione dell’intervento a Manesseno

Come testimoniato anche dai vicini di casa, la vittima domenica pomeriggio sembrava fuori di sé, e dopo la chiamata al 112 per segnalarlo sul posto sono arrivati i militi della Croce d’Oro di Manesseno. Bani è però apparso aggressivo e per nulla intenzionato a farsi visitare, e così è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

In via Mattei, a Manesseno, piccola frazione di Sant’Olcese, sono quindi arrivate due pattuglie dei carabinieri, quattro militari in tutto, che hanno trovato Bani seduto nell’auto di suo fratello (l’uomo era a Valona, in Albania, paese d’origine). Ne è nato un primo battibecco al rifiuto di consegnare i documenti, apparentemente rientrato quando lui ha accettato di andarli a prendere in casa.

Nell’androne del palazzo però la situazione è degenerata nuovamente. Ne è nato un tafferuglio con i militari, che hanno provato a gettarlo a terra per immobilizzarlo senza successo. Uno di loro ha quindi estratto il taser e sparato un primo colpo, quello a vuoto, poi ne vengono sparati altri due da un collega. Entrambi i militari sono stato iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo in attesa di compiere tutti gli accertamenti.

Autore
Genova24

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