Mostra ornitologica a Cosseria, Osa e Pai critici: “Animali nati per volare condannati a vivere rinchiusi per sempre”

Cosseria. “Partecipare o pubblicizzare queste manifestazioni significa legittimare un’idea pericolosa: che privare un essere vivente della libertà sia normale. Una gabbia, anche la più bella, resta sempre una condanna”. Così l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e il Partito Animalista Italiano (PAI) sula mostra ornitologica con canarini, pappagalli e ibridi allevati da circa sessanta allevatori provenienti da tutta Italia che si terrà il 18 e 19 ottobre a Cosseria

Osa e Pai ricordano che “si tratta di animali in gabbia: esseri nati per volare e invece condannati a vivere rinchiusi per sempre. Gli allevatori parleranno di amore, cura e dedizione. Ma la verità è semplice: una gabbia, per quanto dorata, resta una prigione. C’è chi vivrà solo, chi in coppia, chi in una voliera più grande. Nessuno, però, avrà ciò che conta davvero: la libertà, bene essenziale e non sostituibile”.

“E anche le fughe non sono libertà: chi scappa viene quasi sempre ripreso, o muore di fame, di sete o per mano dei predatori. Solo in rarissimi casi un pappagallo (difficilmente un canarino o un ibrido) riesce a sopravvivere e adattarsi. L’eccezione che conferma la regola”.

PAI ed OSA chiedono: “E’ giusto allevare, comprare, esporre e rinchiudere animali in gabbia per il nostro divertimento? La risposta è chiara: no, mai”.