MotoGP Australia, pericolo vento a Phillip Island. I piloti preoccupati, la proposta di Bagnaia

  • Postato il 17 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Il GP d’Australia a Phillip Island è subordinato storicamente a condizioni metereologiche particolari in quel della primavera nell’emisfero australe. Sull’isola, in particolare, considerata la sua posizione non è raro in questo periodo assistere a venti forti, tali da disturbare anche il Gran Premio. E così potrebbe essere nel fine settimana di gara, con tutte le conseguenze (negative) per i piloti.

I venti previsti nel fine settimana a Phillip Island e quel precedente del 2023

Meteo alla mano, se domani sono previste folate sino a 20 km/h, quindi secondo la Scala di Beaufort siamo dalle parti della brezza vivace, domenica – il giorno della garasi potrebbe salire a velocità di 50 km/h, se non superiori. Insomma, tra il vento forte e la burrasca.

Correre in queste condizioni diventa quindi difficile, se non impossibile. Nel recente passato a Phillip Island si decise di anticipare la gara lunga il sabato, disputando la Sprint la domenica. Uno scambio nel programma che avvenne nel 2023, con Johann Zarco che conquistò il suo primo successo in MotoGP, mentre la gara veloce fu alla fine cancellata considerati i venti che toccarono gli 80 km/h.

Qualche anno prima invece Miguel Oliveira se la vide davvero brutta: era il 2019, si correvano le FP4, e il portoghese fu letteralmente trascinato dalle raffiche di vento fortissimo verso l’esterno della pista, con una caduta avvenuta a più di 300 km/h. Il pilota fortunatamente se la cavò con qualche livido, mentre la sua KTM schierata dal team Tech3 subì notevoli danni.

Il punto di vista di Bagnaia: “Per me bisogna cambiare il programma”

Le preoccupazioni tornano ciclicamente, e quest’anno i piloti stanno ragionando sul fatto di chiedere di modificare il programma. Francesco Bagnaia, che oggi è riuscito ad agguantare l’ingresso in Q2 dopo le pre-qualifiche (con un ritardo di 6 decimi da un ottimo Marco Bezzecchi, leader della sessione), ha parlato a Sky Sport della necessità di adeguare il fine settimana alle condizioni meteo.

Per me si dovrebbe correre il Gran Premio domani – ha affermato Pecco riguardo la gara da 27 giri, mentre quella Sprint ne conta 13 -, ma è una cosa di cui parleremo con la Safety Commission. La pista è molto al limite, e correre domenica potrebbe essere insidioso come lo è stato due anni fa. Bisogna discuterne per trovare una buona soluzione”.

Le ipotesi al vaglio per correre in sicurezza

Oggi è previsto il confronto tra Commissione e piloti, come ha confermato anche Alex Rins. Tra i team inoltre si discute di modifiche aerodinamiche ad hoc per le moto, come l’eliminazione delle ali che è consentita eccezionalmente dal regolamento per Phillip Island. Ma, come riporta Paddock-GP.com, per Raul Fernandez questa soluzione non cambierebbe nulla e anzi, “creerebbe più svantaggi che vantaggi”.

Il protagonista suo malgrado delle raffiche del 2019, Oliveira, ha parlato di una “scelta logica” in merito allo scambio delle gare, come riporta The Race, anche in merito alle caratteristiche delle loro moto. “Con oltre 60 km/h di vento e raffiche che sbucano dal nulla la situazione diventa imprevedibile. In prova te la puoi cavare, andando largo e frenando un po’ prima. Ma in caso di gara, scattando tutti insieme, con le scie e tutto il resto, diventa una corsa di sopravvivenza”, ha aggiunto il pilota del team Pramac.

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