MotoGP GP Francia, Ducati battuta, Bagnaia da incubo: le pagelle
- Postato il 12 maggio 2025
- Moto Gp
- Di Virgilio.it
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Finalmente anche in MotoGP i fan hanno potuto assistere a una gara pazza, caratterizzata dalla pioggia. Sin dall’inizio si è avuta la percezione che vi sarebbe potuto essere un risultato inatteso. Johann Zarco ha riportato alla vittoria la Honda dopo oltre due anni. Bisogna tornare all’acuto di Rins nel GP delle Americhe del 2023 per un successo di una RC213V in top class. L’aspetto allarmante è che in entrambe le circostanze ha trionfato un pilota dei colori del Team LCR. Il record di 22 trionfi di fila alla pari con la Casa di Borgo Panigale è salvo, ma è servita una pioggia torrenziale per ritardare la cavalcata delle Desmosedici.
I centauri sono rientrati ai box al termine del giro di ricognizione, data l’intensità della pioggia in aumento. Proprio nelle fasi della quick-start procedure, la pioggia si è fermata e si è creato il caos. I piloti sono corsi in pit lane per schierarsi in griglia con le gomme slick, scontando un doppio long lap penalty. Dopo un contatto, al via, in curva 3 Johann Zarco non ha sbagliato un colpo. Il suo azzardo su gomme da bagnato ha pagato. A differenza di Bagnaia, il francese è rimasto in piedi e quando ha cominciato a piovere con una intensità superiore, per tutti gli altri piloti è cominciato il valzer dei cambi moto. Per l’ex Pramac è stato un invito a nozze perché si è ritrovato primo e senza particolari patemi ha gestito il vantaggio, aumentandolo su tutti gli inseguitori.
Marc Marquez ha tenuto a bada suo fratello Alex, stesosi quando era in bagarre per il podio, e dopo le cadute di Austin e Jerez ha preferito non prendersi troppi rischi. Zarco ha tagliato il traguardo in solitaria per strappare la sua second affermazione in MotoGP. Era dal 1954 che un rider francese non vinceva in patria. Per la Honda è una boccata d’ossigeno. In graduatoria la Casa di Tokyo è salita in seconda posizione, davanti di 9 punti alla KTM. La Ducati, complici anche i successi nelle Sprint Race, non perderà mai lo scettro, ma per gli appassionati è una buona notizia il ritorno ad alti livelli del brand giapponese.
I top 3
Johann Zarco: 9 – Togliersi la soddisfazione di vincere a casa sua, in una gara indimenticabile per Honda, avrà un peso in fase di contrattazione del nuovo contratto. Il francese avrebbe, anche solo per un fattore esperienziale, dovuto occupare una delle due selle del team HRC dopo il lungo percorso nel team Pramac della Ducati. Zarco sta ottenendo risultati migliori di Joan Mir, campione del mondo 2020, e Luca Marini, fratello minore di Valentino Rossi. La squadra ufficiale della Casa di Tokyo è ora alle spalle della squadra satellite LCR nella classifica dei team. A Le Mans la scelta di partire su gomme da bagnato ha fatto la differenza e Johann è risultato imprendibile. Ha chiuso con un vantaggio enorme su Marc Marquez, difendendo lo storico record del marchio dell’Ala dorata di 22 trionfi consecutivi nella classe regina. Ha tolto alla Ducati un eventuale primato, lottando come uno squalo. Mai trionfo sul bagnato fu tanto meritato e Johann ha festeggiato con il suo consueto “backflip”.
Marc Marquez 8 – Dopo l’ennesimo trionfo nella gara breve, il numero 93 ha fatto il ragioniere in gara. Dopo gli scivoloni di Austin e di Jerez, lo spagnolo ha preferito non prendersi troppi rischi. È uno dei piloti di vertice che hanno dovuto scontare il doppio long lap penalty, ma è riuscito a gestire tutto alla grande. Una volta ottenuto un vantaggio consistente sul terzo, il rider della Casa di Borgo Panigale è tornato con 20 punti preziosissimi nella corsa al titolo, visto che i suoi principali avversari hanno chiuso la sfida domenicale a 0. Marc, forse, ha capito che non deve per forza vincerle tutte. Accontentarsi in alcuni frangenti può fare la differenza. In classifica, infatti, ora ha 22 punti di vantaggio su suo fratello Alex e 51 su Bagnaia.
Fermin Aldeguer: 7,5 – Il rookie ha fatto la voce grossa nel weekend più complesso. In condizioni estreme lo spagnolo del team Gresini si è esaltato, prendendo il posto dell’alfiere di punta Alex. A tratti Fermin andava anche più veloce di Marc, ma ha perso posizioni e secondi importanti in un cambio di moto ritardato. Dopo una brillante Sprint Race, il centauro iberico ha battuto il golden boy Pedro Acosta, dimostrando delle skill sul bagnato da vero fenomeno. È arrivato un primo podio domenicale insperato dopo domeniche vissute a celebrare i suoi colleghi su Desmosedici. A Le Mans i piloti più esperti ne hanno combinate davvero di tutti i colori, mentre Fermin si è tolto, per un weekend, l’etichetta di debuttante.
I flop 3
Alex Marquez: 5,5 – Dopo una bella Sprint Race, lo spagnolo si è ritrovato ancora in una posizione di alta classifica nella sfida domenicale. Il primo vero errore del 2025 gli è costato un podio determinante per rimanere in scia in classifica di suo fratello. Con un Bagnaia sempre più in crisi, il giovane Marquez avrebbe dovuto stare più attento ed evitare uno zero. Ha osato troppo, mandando alle ortiche la possibilità di arrivare in top 5. I due fratelli si sono copiati le strategia, ma Marc è rimasto in piedi e Alex è crollato al suolo. Il sorprendente crash in curva 11 gli toglierà anche fiducia per le tappe successive.
Pecco Bagnaia: 4,5 – Se domenica è stato l’incolpevole protagonista di una caduta e di un DNF pesantissimo, sabato ha commesso un errore evitabile. “L’obiettivo della squadra, degli ingegneri, di Gigi Dall’Igna e di tutti i ragazzi è quello di aiutare Pecco perché sappiamo il suo valore – ha affermato Davide Tardozzi – Anche noi siamo stupiti di non essere ancora riusciti a dargli quello che gli serve, perché Pecco è stato il protagonista degli ultimi quattro anni e non può essere che si sia dimenticato come andare in moto, questo ci è ovvio. Dobbiamo assolutamente aiutare Pecco a tornare a lottare per la vittoria, lo faremo a 360 gradi, la componente psicologica è importantissima quando sei un pilota di MotoGP, specialmente se sei un pilota vincente di MotoGP“. Parole che suonano come un ultimo disperato tentativo di supporto per un campione in gravi difficoltà psicologiche e tecniche. Pecco non si è nascosto davanti ai giornalisti e ha confessato che a Le Mans ha vissuto uno dei tre weekend peggiori della sua vita. Non ha retto la pressione e per lui il fine settimana francese si è tradotto in un doppio zero e un -51 in graduatoria.
Enea Bastianini: 2 – Il romagnolo, dopo la positiva esperienza sulla Desmosedici, non si sta adattando allo stile che richiede la KTM. Il suo compagno di squadra, Maverick Vinales, è stato stabilmente nel pacchetto con le due ufficiali, guidate da Binder e Acosta. Entrato in modo spericolato in curva 1, allo spegnimento dei semafori, e finito a terra, rovinando anche la gara di Pecco. In questa annata Enea ha raccolto 31 punti, ma è il feeling con la moto il vero problema.