Municipi, Palmieri: “I giardini Govi rimarranno pubblici. Nei quartieri servono spazi per i giovani”

  • Postato il 18 maggio 2025
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  • Di Genova24
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Generico maggio 2025

Genova. In vista delle elezioni amministrative, Genova24 ha intervistato Anna Palmieri, candidata alla presidenza del Municipio Medio Levante per la coalizione di centrodestra. Tra i temi affrontati la rivoluzione urbanistica alla Foce, la gestione dei giardini Govi, la riqualificazione dello stadio Carlini e il futuro delle aree universitarie dell’ex facoltà di Ingegneria in Albaro.

Anna Palmieri, titolare di una ditta di amministrazione immobiliare, dal 1997 in circoscrizione e poi in municipio, è stata eletta presidente nel 2022 e riconfermata dalla sua coalizione per mantenere il governo del Medio Levante.

La Foce nei prossimi anni si appresta a vivere una vera rivoluzione viabilistica. Ci sarà lo sbocco del tunnel portuale, c’è il tema annoso della sosta in un quartiere povero di spazi. Come pensa di affrontare questi temi se sarà presidente?
Il nuovo Waterfront sicuramente sta rivoluzionando la viabilità, ma soprattutto i parcheggi. Se pensiamo che, quando arrivavamo dalla Sopraelevata, vedevamo una distesa di macchine in piazzale Kennedy, è stata una sorpresa vedere una terrazza sul mare con Euroflora, bellissima. Quindi, tolti parcheggi, abbiamo cercato in questo periodo di crearne di nuovi: si pensi a corso Saffi, al nuovi parcheggi di viale Brigate Partigiane, abbiamo cercato di mettere parcheggi a lisca di pesce in via Casaregis e via Maddaloni. Sono pochi parcheggi in più, però abbiamo dato un segnale ai cittadini perché è quello che vogliono. Poi col Covid abbiamo avuto dehors che sono spuntati un po’ come i funghi. Con l’assessorato al Commercio abbiamo cercato di regolamentare certi dehors che erano in abbandono e creavano degrado, li hanno segnalati e per fortuna siamo riusciti a toglierli.

Ai giardini Govi è in atto una riqualificazione di spazi che finora sono sempre stati liberamente accessibili e in futuro saranno dati in concessione. Questo ha già creato qualche tensione. Come assicurare che quelle aree siano comunque fruibili dalla cittadinanza?
I giardini Govi avevano bisogno di una ristrutturazione. In questo momento Iren sta rifacendo la solettatura sopra il depuratore perché c’erano infiltrazioni che potevano essere pericolose. Quei giardini sono una terrazza meravigliosa, in una location bellissima, ma sicuramente in abbandono. Grazie agli assessorati noi abbiamo visionato il progetto, che è puramente pubblico, e abbiamo richiesto che venisse rifatta la parte a mare, quella dello skate park che è molto utilizzato dai ragazzi. Una fondazione donerebbe lo skate park e abbiamo già avuto i primi contatti con dei ragazzi che vogliono sfruttare al massimo questa struttura. Quindi stiamo facendo una collaborazione per un campetto polivalente, nuovi giochi, una piccola area di calisthenics, un’area fitness esterna (ho visto come sta andando bene l’area di viale Nazario Sauro che abbiamo inaugurato insieme a via Liri, veramente una grande crescita per i ragazzi) e poi la parte privata, se così possiamo dire, un piccolo baretto. Così i genitori e i nonni hanno anche una parte all’ombra dove possono guardare i ragazzi, e poi sappiamo benissimo che un’area vissuta serve ad allontanare persone non gradevoli. Quindi noi siamo d’accordo per una piccola struttura, ma lo ripeto, ci siamo assicurati che l’area rimanga pubblica.

San Martino attende da anni la riqualificazione dello stadio Carlini, ora i finanziamenti sono un’incognita. L’amministrazione ha cambiato idea più volte. Nei suoi sogni cosa dovrebbe essere quella struttura?
Lo stadio Carlini dovrebbe essere un piccolo stadio nel cuore di un quartiere molto vissuto, che possa unire due municipi, Levante e Medio Levante. Abbiamo fatto sopralluoghi sia con l’assessore allo Sport sia con il nostro candidato sindaco perché ci sono problemi di gradinate e altro, hanno già stanziato dei fondi. Sono ben felice, dico la verità, che lo stadio Carlini non abbia trasformazioni come prevedevano alcuni progetti. E lì, oltre allo stadio, dobbiamo ristrutturare tutta la zona intorno a via Tagliamento per creare creare parcheggi per residenti. All’ospedale San Martino abbiamo già fatto diverse isole azzurre, ma questo non deve influire sui residenti.

In Albaro, quartiere ritenuto per certi versi un’isola felice, si libereranno a breve le aree dell’ex facoltà di Ingegneria dell’Università dopo il trasloco agli Erzelli. Fermo restando che sarà l’Ateneo a decidere il futuro di quest’area, lei che funzioni immagina in quello spazio?
Io vorrei un’area per i giovani, per i ragazzi. Io non voglio che i ragazzi scappino da questa città. Anche se la facoltà di Ingegneria va via (io ne parlo anche perché ho una figlia laureata in ingegneria, quindi l’ho vissuta con lei questa questa facoltà) vorrei che lì ci fossero attività per ingegneri, ma non solo, per dare un futuro ai nostri ragazzi.

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È dal 1997 che sono in municipio e sono mamma di una figlia sposata. Sono nata in nel municipio Medio Levante, abito nel municipio Medio Levante, mi sono sposata nel municipio Medio Levante. Voglio continuare quello che ho sempre fatto dal 1997. Non so se sia pazzia la mia o veramente amore per il mio quartiere. Quando esco dal mio cancello mi trovo chi mi dice: eh, però avevi detto che mi facevi il marciapiede, avevi detto che facevi lo sfalcio dell’erba. Noi siamo gli interlocutori tra il cittadino e le istituzioni. Come dico sempre, il nostro ufficio è sempre aperto.

Autore
Genova24

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